Sport e AIIl futuro del cronometraggio olimpico: Omega e la rivoluzione intelligente

Dal monitoraggio delle prestazioni alla grafica multimediale televisiva in 4K UHD. In attesa di Los Angeles 2028, a Parigi si sono stabiliti i nuovi standard che definiscono l’interazione tra sport e tecnologia

OMEGA_1948_The Electonic Era Arrives

In quella ristretta cerchia di sportivi che possono fregiarsi del titolo di “eroe dello sport” appartiene chi, a differenza del campione, oltre a essere celebrato per le prestazioni in gara, assume una rilevanza che esula dal semplice successo sportivo, per fare breccia nella memoria collettiva, ispirando ideali e rispecchiando valori che troviamo poi scritti nelle cronache leggendarie dello sport. Non può esistere un super-atleta senza un pubblico che si appassioni alle sue prodezze ma soprattutto senza uno strumento che ne monitori e ne misuri la propensione a diventare “leggenda”.

Le Olimpiadi di Parigi 2024 hanno avuto diversi “eroi” schierati sul campo, che hanno regalato emozioni indimenticabili e prestazioni straordinarie, ma dietro ogni medaglia – che sia d’oro, d’argento o di bronzo – c’è un protagonista silenzioso: il cronometraggio. Omega, per la 31ª volta dal 1932, ha svolto il ruolo di Cronometrista Ufficiale, garantendo la precisione nei 329 eventi olimpici in 32 sport. A Parigi 2024, il motto “più veloce, più alto, più forte – insieme” è stato reinterpretato anche attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale, che ha permesso a Omega di monitorare in tempo reale ogni dettaglio di una competizione, raccontando non solo chi ha vinto, ma anche come e perché. Quello che è sorprendente è che gli atleti non hanno più bisogno di sensori fisici, poiché la tecnologia avanzata e l’intelligenza artificiale forniscono una miriade di dati che rivelano ogni sfumatura delle prestazioni atletiche.

Atleti sul fotofinish a Parigi 2024 (courtesy Omega)

Un salto nella Storia del cronometraggio
Facciamo un piccolo passo indietro. Il cronometraggio sportivo ha visto rivoluzioni continue. Dal fotofinish introdotto a Londra 1948, che ha eliminato le controversie sugli arrivi serrati, al cronometraggio elettronico nelle Olimpiadi di Helsinki 1952, che ha reso le competizioni più giuste e accurate, fino all’uso del replay istantaneo a Los Angeles 1984, che ha permesso agli arbitri di prendere decisioni più precise e alla pistola di partenza elettronica che ha eliminato il problema con le pistole tradizionali per cui gli atleti nelle corsie più lontane sentono lo sparo una frazione di secondo più tardi rispetto alle corsie più vicine. Oggi, la pistola elettronica di Omega è collegata agli altoparlanti posizionati alle spalle di ogni atleta. Quando si preme il grilletto, viene dato un impulso di partenza al dispositivo di cronometraggio e, cosa più importante, viene riprodotto un suono dietro ogni atleta, dando a tutti la stessa partenza.

La pistola di partenza elettronica (courtesy of Omega)

Con l’AI e i Big Data, le prestazioni degli atleti sono analizzate in modo così dettagliato da influenzare persino i programmi di allenamento e prevenire infortuni. Le Olimpiadi di Parigi 2024 hanno segnato un ulteriore passo avanti nell’integrazione dell’intelligenza artificiale nel cronometraggio. Sistemi di visione artificiale e telecamere intelligenti, supportati da algoritmi avanzati, hanno garantito valutazioni precise delle prestazioni atletiche, minimizzando l’errore umano e migliorando l’esperienza per spettatori e giudici.

È un salto evolutivo dal 1964, quando Omega iniziò a sovrapporre i tempi degli atleti sui teleschermi, fino all’odierna grafica multimediale televisiva in 4K UHD, che offre un livello di chiarezza senza precedenti e rende la cronaca in tempo reale una dato di fatto. Sessant’anni anni dopo Innsbruck 1964, arriva la nuova generazione di grafica multimediale televisiva: si chiama Vionardo e offre contenuti di grafica televisiva in diverse lingue, in base alle richieste delle emittenti titolari dei diritti di diverse località geografiche, sempre in 4k UHD. Al di fuori dei Giochi Olimpici, la stessa tecnologia può fornire la grafica televisiva a distanza, riducendo al minimo l’ingombro dell’infrastruttura nelle sedi di gara e migliorando le misure di sostenibilità.

Spettacolari evoluzioni della ginnastica ritmica (courtesy of Omega)

Monitoraggio delle prestazioni degli atleti
Le Olimpiadi, da sempre sinonimo di progresso e superamento dei limiti, continuano a essere un terreno fertile per le tecnologie del futuro. In questo modo, confermano il loro ruolo di vetrina globale per l’innovazione. L’intelligenza artificiale alle Olimpiadi 2024 è un esempio concreto di come la tecnologia possa trasformare ogni aspetto della nostra società. In molti sport, tra cui il nuoto e l’atletica, Omega utilizza una tecnologia avanzata per acquisire informazioni in tempo reale durante gli eventi. Dalle velocità alle posizioni in tempo reale, fino all’accelerazione e alla traiettoria, e persino al numero di bracciate eseguite da un nuotatore. Ora si ha la capacità di mostrare ogni evento attraverso una gamma completa di parametri. Finiti i tempi del cronometro, sostituito dai timer quantistici al quarzo, introdotti per la prima volta nel 2012, che possono dividere il tempo in un milionesimo di secondo, a Parigi 2024, è entrata in campo la nuova generazione del fotofinish.

Potenziata, con la più alta risoluzione di qualsiasi fotocamera per fotofinish sul mercato, la Scan’O’Vision ULTIMATE può catturare fino a 40mila immagini digitali al secondo sulla linea del traguardo così che i giudici possano decidere il risultato e separare gli arrivi ravvicinati con la massima chiarezza. Questa versione migliorata sostituisce il precedente Scan’O’Vision MYRIA, che era in grado di registrare 10mila immagini digitali al secondo. È la prima volta che la Scan’O’Vision ULTIMATE è stata utilizzata ai Giochi Olimpici. La produzione di una foto composita di ogni atleta che taglia il traguardo determinerà i risultati ufficiali nell’atletica e nel ciclismo su pista.

Facendo il passo successivo nei dati sulle prestazioni, ci saranno una serie di metriche interessanti e utili che uniti alla Computer Vision – che utilizza una combinazione di sistemi a telecamera singola o multipla, ciascuno dei quali alimenta modelli di Intelligenza Artificiale appositamente addestrati per ogni sport – potranno fare da co-coach in ogni disciplina, senza togliere nulla al gesto atletico puro, all’emozione, allo scatto adrenalinico che nessuna AI è in grado di prevedere con certezza.

La grafica multimediale televisiva di nuova generazione: Vionardo (courtesy of Omega)

Possiamo monitorare tutto, ma non quello che un atleta può fare quando varca la porta d’ingresso di uno stadio e viene accolto dal boato della folla che urla il suo nome e lo incita. Lì i parametri forse saltano e i battiti impazzano. Chissà se ci sarà un giorno uno strumento in grado di misurarne l’andamento. Di sicuro oggi c’è il modo di monitorare una medaglia d’oro fuori dal comune.

Un esempio? Léon Marchand, il 22enne nuotatore francese, plurimedagliato a Parigi 2024, è l’esempio perfetto di come la tecnologia possa raccontare ogni dettaglio di una performance. Il suo tempo di reazione non è stato il più veloce, ma la frequenza di bracciata superiore gli ha permesso di dominare le competizioni. Analisi dettagliate mostrano come la sua strategia sott’acqua e la gestione delle virate abbiano fatto la differenza, rivelando un atleta che massimizza ogni frazione di secondo al momento giusto. Marchand che ha vinto quattro medaglie d’oro (200 metri farfalla, 200 metri rana, 200 e 400 metri misti) e una di bronzo nella staffetta 4×100 metri misti ha eccelso soprattutto nella Rana, dove la sua velocità media era di 1,48 m/s, nettamente superiore rispetto ai suoi due rivali più vicini (che avevano una media di circa 1,4 – 1,44 m/s).

Sebbene abbia rallentato nello Stile Libero, Leon ha sfruttato al massimo le virate durante tutta la gara, nuotando una distanza subacquea cumulativa di 69,41 m, inclusi 12,3 m alla sua ultima virata. Nella seconda frazione della Rana, la sua velocità è molto migliore rispetto a Matsushita (+5,71 per cento più veloce) (video 0:37 min). Leon ha mantenuto sempre il miglior tempo sott’acqua nei secondi 50m di Stile Libero, anche nei 200m misti. Inoltre, è capace di aumentare ogni volta la distanza sott’acqua durante i secondi 50m di ogni stile. Non ha necessariamente la distanza sott’acqua più lunga in totale, ma la massimizza nei momenti giusti: nei secondi 50m di una frazione e negli ultimi 50m, quando tutti emergono più velocemente a causa della fatica.

Anche nel salto con l’asta, la tecnologia di Omega ha permesso per la prima volta di misurare automaticamente la distanza tra l’atleta e l’asticella, un’innovazione che ha giocato un ruolo cruciale nel record mondiale di Duplantis a Parigi 2024. Grazie a una velocità di avvicinamento superiore del 7,28 per cento rispetto al suo avversario, Duplantis ha raggiunto un’altezza e una velocità verticali senza precedenti, dimostrando quanto la tecnologia possa rivelare aspetti invisibili a occhio nudo.

Il salto in alto analizzato con la Computer Vision a Parigi 2024 (courtesy of Omega)

Verso il futuro: Los Angeles 2028
Guardando al futuro, Los Angeles 2028 promette di essere un’edizione rivoluzionaria per il cronometraggio olimpico, con l’intelligenza artificiale pronta a spingersi ancora oltre. I sensori di movimento e i sistemi di posizionamento, per offrire una visione completa delle prestazioni atletiche, saranno ancora più precisi ed essenziali per garantire anche un allenamento mirato. L’uso della Computer Vision e dell’intelligenza artificiale genererà dati che non solo miglioreranno la comprensione delle prestazioni, ma arricchiranno anche la narrazione sportiva, rendendo ogni secondo di una competizione un’opera d’arte di precisione tecnologica, scongiurando magari qualche errore d’arbitraggio di troppo che ahimè hanno comunque segnato (almeno per l’Italia) non poche polemiche e medaglie perse a Parigi 2024.

Ma mentre il mondo si prepara per Milano-Cortina 2026 e Los Angeles 2028, il cronometraggio olimpico continuerà a essere il cuore pulsante dello sport, raccontando storie di gloria, sacrificio e innovazione. Ora però prendete fiato, la prossima sfida al fotofinish è vicina, ma adesso c’è ancora tutto il profumo olimpico di Parigi nell’aria, tra una tarte tatin e un tuffo nella Senna a prova di eroi.

Scenografie di Parigi 2024, in attesa di LA 2028 (Courtesy of Omega)

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