«En medio de bosque roturo camino y el mismo se hizo calzada para el peregrino». Così si legge su una lapide in un piccolo giardino accanto alla cattedrale di Santo Domingo de la Calzada: fino a poco dopo l’anno Mille queste terre erano interamente occupate dai boschi di lecci. Fu un eremita, Domingo, a creare qui un «passaggio per i pellegrini» che già all’epoca attraversavano la Spagna alla volta di Santiago de Compostela. E intorno all’ostello per i pellegrini crebbe una cittadina, che è tuttora un gioiello di bellezza, con la sua cattedrale, le sue piazze, il dedalo di stradine che a ogni angolo regalano scorci indimenticabili.
Luogo di miracoli e terra di santi, dunque, tanto che persino Francesco d’Assisi, nel suo percorso verso Santiago, sostò nell’ostello dei pellegrini. «El serafico patriarca San Francisco de Asis fue huesped de este antiguo hospital de peregrinos, cuando en 1215 paso de Navarra a Burgos propagando su orden y fundando conventos en Logroño y otros puntos». Così si legge in una delle sale di quello che, un tempo ostello, oggi è il Parador de Turismo.
E per chi viaggia oggi questo è molto più che un semplice luogo di riposo e ristoro, è un punto di interesse storico e artistico riconosciuto in cui è tuttora possibile dormire, avvolti dall’eleganza e dal comfort. E mangiare: il ristorante del Parador propone specialità come le patatas a la riojana con chorizo picante de Baños o il bacalao riojano con patatas del cura y piquillos, entrambi piatti caratterizzati dalla presenza di peperoni. Del resto gli orti, resi fertili dalle acque del fiume Ebro, donano una ricchezza unica alla cucina locale, che può contare oltre che su peperoni e patate anche su carciofi, asparagi e molto altro.
Da assaggiare in zona anche le chuletillas de cordero al sarmiento, costolette di agnello alla griglia, il saporitissimo e già citato chorizo riojano, a marchio Igp, e i dolci fardelejos (con mandorle, uova e zucchero).
Un altro ristorante da provare in città è il restaurante Los Caballeros, situato in un edificio storico, dove assaggiare i peperoni ripieni di baccalà, gli asparagi in salsa, i piedini di maiale alla riojana, la saporitissima sopa riojana, zuppa di pomodoro e aglio, completata da un uovo in camicia, o le Alubias Dop de Anguiano con chorizo, tocino y pata de cerdo, fagioli con carni di maiale.
Le sorprese della Rioja non finiscono con Santo Domingo e la sua cattedrale. Da visitare assolutamente i monasteri di Suso e Yuso, dichiarati patrimonio dell’umanità dall’Unesco, Najera, con il suo monastero, Calahorra, e poi Logroño, capitale della Rioja e tappa del cammino di Santiago. Le chiese, le architetture medievali, l’elegante paseo, i ponti sull’Ebro che sono simbolo della città: tutto qui parla di storia.
Qui, come nel resto della Spagna, le tapas sono un rito: in calle Laurel si trovano decine di locali dove degustare pinchos, tapas o altri stuzzichini, passando da uno all’altro, rigorosamente in buona compagnia. Un locale per degustare assaggi della tradizione è Entre Tapas, così come La Tavina, dove perdersi tra crujiente de careta de cerdo (testina di maiale croccante), tortilla de patata con chorizo de Rioja (frittata di patate con chorizo), insalata russa, piccoli pasticci di carne e funghi, crocchette di prosciutto e tantissimo altro. In un’altra via, Tastevin è un indirizzo rinomato per stuzzichini raffinati e contemporanei, ma sempre accompagnati da un calice di vino.
E il vino è il principe della gastronomia riojana: la Doc Rioja è la più antica di Spagna, e ci sono più di cinquecento cantine che operano in un piccolo ma generosissimo territorio. E se una visita al museo della cultura del vino di Briones non deve mancare, da mettere in agenda sono anche degustazioni e visite alle aziende che producono quello che è considerato una perla dell’enologia europea. Marqués de Riscal è una delle cantine più antiche della Rioja e un pioniere assoluto nel mondo del vino spagnolo. Fondata a Elciego, Álava, nel 1858, oggi ospita i viaggiatori non solo per una visita in cantina, ma anche per un soggiorno in un lussuoso hotel.
Meritano una visita anche i Viñedos Pujanza, così come le bodegas, le cantine di Marquez de Caceres, uno dei marchi simbolo del territorio. Ancora, dall’Abbazia riconosciuta patrimonio dell’umanità Unesco Monasterio de Yuso arrivano vini dal sapore sorprendente.
Indirizzi utili
Parador de Santo Domingo de la Calzada
Plaza del Santo, 3 – Santo Domingo de la Calzada (La Rioja)
Restaurante Los Caballeros
Calle Mayor, 58 – Santo Domingo de La Calzada (La Rioja)
La Tavina vino y comida
Calle del Laurel, 2 – Logroño (La Rioja)
Parador de Calahorra
Paseo Mercadal, s/n – Calahorra (La Rioja)
Hotel Marques de Riscal
Calle Torrea, 1 – Elciego (Álava)
Bodegas Pujanza
Ctra. Elvillar, s/n – Laguardia (Álava)