La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen arriverà oggi a Kyjiv nel primo viaggio dalla rielezione alla presidenza dell’esecutivo di Bruxelles. Per l’Ucraina metterà sul tavolo soprattutto la promessa di un piano di investimenti in risorse energetiche da centosessanta milioni di euro. Uno sforzo necessario da parte dell’Unione per sostenere il Paese in guerra durante l’inverno che si preannuncia rigido e ostico.
Von der Leyen ha detto ai giornalisti che cento milioni di euro di quei fondi sarebbero arrivati dai proventi dei beni russi congelati dall’Unione europea con le sanzioni derivanti proprio dall’invasione iniziata a febbraio 2022: «È giusto che la Russia paghi per la distruzione che ha causato», ha la presidente della Commissione europea. Poi ha aggiunto che la Russia sapeva benissimo cosa stava facendo e quando è andata a bombardare le centrali energetiche del Paese, puntando a mettere in difficoltà l’intera popolazione lasciandola al freddo durante i mesi invernali.
Il piano è stato presentato insieme al capo dell’Agenzia internazionale dell’energia Fatih Birol e punta a ripristinare o sostituire parti della filiera di produzione dell’energia elettrica dell’Ucraina: dopo due anni di conflitto, più di due terzi della capacità di produzione è stata distrutta, danneggiata o occupata dall’esercito russo. Tutto questo rende sempre più difficile il riscaldamento di case, ospedali e scuole. E quello che arriva è il terzo inverno di guerra che l’Ucraina dovrà affrontare. «Potremmo vedere conseguenze enormi», ha detto Fatih Birol, il capo dell’Agenzia Internazionale per l’Energia. «Le persone cercheranno di muoversi, di andare nei luoghi in cui possono avere un riparo e il riscaldamento».
Anche per questo la Lituania, ad esempio, sta smantellando una centrale termoelettrica per spedirla pezzo per pezzo in Ucraina, dove verrà ricostruita. Le continue esportazioni di elettricità dai Paesi dell’Unione europea, ha detto von der Leyen, copriranno circa un quarto del fabbisogno energetico della nazione nei prossimi mesi. «L’Unione europea sta cercando di decentralizzare la produzione di energia tramite l’uso di pannelli solari e altre nuove tecnologie in Ucraina per rendere più difficile agli attacchi russi di avere un impatto diretto sulla rete energetica. Ciò aiuterebbe anche l’Ucraina a diventare un’economia più verde, ha detto la presidente della Commissione. Nel complesso, l’Unione europea stima di aver fornito all’Ucraina almeno due miliardi di euro per il sostegno energetico da quando è iniziata l’invasione su vasta scala.