«Addio Madrid, addio Prado, e voi fontane, che fate scorrere il nettare e piover l’ambrosia. Addio conversazioni ristoratrici d’ogni animo». Miguel de Cervantes.
Nata per essere capitale, già all’inizio del Seicento Madrid era luogo di potere e di cultura, paradiso di bellezza e di benessere. E ancora oggi la città, dove Filippo II pose la corte nel 1561, conserva la grandiosità di palazzi imponenti, la magnificenza di strade ampie e vaste piazze, a sottolineare la sua funzione di cuore della nazione. La sua stessa posizione, al centro del grande altopiano della Meseta, evidenzia il suo ruolo storico di collante tra le diverse regioni. La Puerta del Sol è simbolicamente il fulcro di tutta la Spagna: qui si trova il chilometro zero della rete stradale del Paese, il punto da cui tutte le vie si dipartono e vengono misurate. E l’atmosfera di grandezza, la luminosità, la cordialità degli abitanti, l’allegria che si respira nelle vie della città fanno di Madrid un posto unico.
Il turista non ha che l’imbarazzo della scelta su cosa visitare per primo, tra i tanti musei, pieni di opere d’arte di ogni epoca, la Plaza Mayor, aperta a un viavai incessante di persone, il parco del Buen Retiro con i suoi colori, le barchette sul lago, i bambini che giocano, il magnifico palazzo reale, la solenne cattedrale, la frequentatissima Gran Via e la suggestiva Calle de Toledo.
E se c’è un posto dove si mangia bene a qualsiasi ora, quello è Madrid. A partire dalla colazione: il desayuno può essere costituito semplicemente da caffelatte, cafè con leche e una fetta di pane tostato e imburrato, ma chi viene in città non può non coccolarsi con una golosa cioccolata calda accompagnata da churros, fragranti “stringhe” di pastella fritta, oppure porros, simili ma un po’ più grossi. Per assaporarli, niente di meglio di una pasticceria tradizionale: la Chocolateria San Ginés prepara cioccolata e churros dal 1894.
A metà mattina o per un pranzo veloce ci di può fermare in uno dei tanti bar della città per una caña, un bicchiere piccolo di birra, e un bocadillo, un panino, con prosciutto, formaggio, chorizo: i ripieni possibili sono innumerevoli, ma il bocadillo davvero emblematico di Madrid è quello con i calamari fritti. Da provare assolutamente quello della Cervecería La Campana tra i più apprezzati in città. Nel panino o da sola, un altro snack popolarissimo a Madrid è la tortilla, umida, cremosa, ricca di patate e cipolle, come quella della Bodega de la Ardosa, proposta in molti locali anche come tapa.
A Madrid ogni momento è buono per bere un calice di vino, un bicchiere di vermut o una birra con qualche stuzzichino goloso, dai più semplici, come olive o patatine, ai piattini con uova, crocchette di prosciutto o di formaggio, baccalà o le classiche patatas bravas con salsa piccante.
I piatti forti
Inutile dire che non ci sono solo stuzzichini: a pranzo, o più frequentemente a cena, sono innumerevoli i locali della capitale dove rilassarsi e godere la cucina tipica del territorio. Madrid raccoglie i migliori ingredienti e le più interessanti suggestioni di tutta la Spagna: ortaggi, carni, selvaggina, ma anche pesci dal Mediterraneo e dall’Atlantico vengono accolti e rielaborati dalla cucina locale.
I ristoranti più caratteristici della città vantano spesso una storia antica. A partire da Botín: nel Guinness World Records, Casa Botín, fondato nel 1725, è citato come il ristorante più antico del mondo, nel cui forno, acceso trecento anni fa, ancora cuociono carni pregiate di agnelli e maialini da latte; e il cochinillo asado è una delle specialità della casa, accanto alla pernice, all’agnello ma anche a piatti di pesce e zuppe.
Un altro ristorante però, Casa Pedro, risponde reclamando una fondazione risalente al 1702. Sicuramente si tratta di un indirizzo privilegiato dove gustare coda di toro e piedini di maiale, oltre alle lumache e alla imperdibile trippa, i callos a la madrileña. La trippa qui si arricchisce di sanguinacci (morcillas) e salame piccante, il famoso chorizo, entrambi ingredienti che si possono trovare anche in un altro grande piatto della capitale, il cocido, il bollito: manzo, gallina, prosciutto, ossi da midollo, patate, polpettine di pane, e poi ceci, e ancora spaghettini da servire nel brodo sono solo alcuni degli ingredienti che disegnano questa ricchissima specialità, ideale per le fredde serate invernali.
A differenza del nostro lesso, il cocido si serve dividendo le diverse portate, proponendo prima la zuppa, poi la verdura e la carne per ultima. Un pasto completo e abbondante, oltre che una vera leccornia. A Madrid si racconta che l’infanta Isabella (1831-1951), soprannominata la Chata per il suo nasino all’insù, fosse golosa di cocido tanto che, da ragazza, sgusciava fuori dal palazzo per andare a mangiare il suo piatto preferito nelle taverne della città. Un ristorante del centro ancora porta il suo nome e la ricorda. Il bollito più famoso in città, tuttavia, è forse quello di Casa Carola, dove il pranzo si apre con una crocchetta di bollito e continua con la pietanza posta a centro tavola, lasciando i commensali liberi di servirsi a piacere in un clima di totale convivialità.
Dove dormire
Dopo aver visitato tante meraviglie e assaggiato tante prelibatezze, arriva il momento di riposare. Madrid offre un’infinità di hotel, per tutti i gusti e per tutte le tasche, in tutte le zone della città. Una base perfetta per passeggiare in città tra musei e bellezze architettoniche (senza dimenticare lo shopping) è data dall’ Hotel Villa Real, elegante edificio nel cuore del “triangolo dell’arte”. Ottima soluzione anche il Barceló Torre de Madrid, hotel di design situato proprio in Piazza di Spagna.
Già che ci siamo…
La meraviglia non finisce con la capitale. A pochi chilometri da Madrid si trovano mete da non perdere assolutamente una volta che ci si trova in zona, destinazioni privilegiate sia per la loro bellezza che per la gastronomia. Nella Comunità di Madrid si possono visitare perle come San Lorenzo de El Escorial, o Alcalá de Henares, la città natale di Miguel de Cervantes: a soli trenta chilometri da Madrid, è un luogo dalla profonda cultura, con la sua antica università, la casa museo del celebre scrittore, il teatro del Seicento, la cattedrale e tanto altro. Il Parador, ubicato in un edificio del diciassettesimo secolo, è l’indirizzo ideale per soggiornare, ma anche per provare piatti come le crocchette di cocido, le migas (briciole di pane rosolate e servite con uovo e altri ingredienti), o la sopa boba, zuppa in origine realizzata con gli avanzi di cucina dei conventi, legumi, carni e verdure.
Fuori dai confini amministrativi della Comunità di Madrid, ma a soli settanta chilometri dalla città, sorge infine la splendida Toledo, un gioiello imperdibile di arte e architettura, uno scrigno di bellezza in cui perdersi, tra cattedrali e castelli, nelle vie dove dedicare la giusta attenzione ai negozi di artigianato locale, dai gioielli alle spade. Un luogo in cui è possibile incontrare, nel raggio di pochi metri, una cattedrale gotica, una moschea del decimo secolo e due sinagoghe, perché qui la storia ha accolto cristiani, musulmani ed ebrei. Un luogo in cui il passato è in ogni pietra, e anche nei piatti: basta assaggiare una delle specialità di cucina sefardita che ancora oggi vengono proposte nei ristoranti, come il tacayut de cordero, con agnello e melanzane. Al di là delle cucine storiche, tra le tipicità toledane da provare è sicuramente la carcamusa, sorta di spezzatino di maiale, generalmente servito come tapa.
Indirizzi utili
Hotel Villa Real
Plaza de las Cortes, 10 – Madrid
Barceló Torre de Madrid
Plaza de España, 18 – Madrid
Chocolateria San Ginés
Pasadizo San Ginés, 5 – Madrid
Bodega de la Ardosa
Calle Colón, 13 – Madrid
Cervecería La Campana
Calle de Botoneras, 6 – Madrid
Casa Botín
Calle Cuchilleros, 17 – Madrid
Casa Pedro
Calle de Ntra. Sra. de Valverde, 119 – Fuencarral-El Pardo, Madrid
Parador de Alcalà de Henares
C. Colegios, 8 – Alcalá de Henares, Madrid
Parador de Toledo
Cerro del Emperador, s/n – Toledo