NonsolopaellaSapore mediterraneo tra la Costa Brava e Valencia

Lungo il mare, alla scoperta di arte, cucina, paesaggio in una regione spagnola che oltre a spiagge e movida offre molto di più

Costa Brava, Lloret de Mar, spiaggia di Sa Caleta e Castello ©Ente Spagnolo del Turismo Turespaña

È una Spagna da cartolina quella che si apre subito al di là del confine francese: il Mediterraneo lambisce spiagge di sabbia dorata, calette e scogli, lasciando che i paesi più pittoreschi si specchino nelle sue acque. Il biglietto da visita della Catalunya sono gli scorci amati dagli artisti: la Costa Brava non è solo un susseguirsi di hotel e locali notturni, ma è anche e soprattutto bellezza. Basti pensare alle mura medievali di Tossa del Mar, borgo capace di incantare Marc Chagall, che trovò ispirazione anche nelle calette di Cadaquès, così come Picasso, e dove visse Dalì. E poco più all’interno, a Figueres, è possibile visitare la casa museo dove nacque l’artista.

Costa Brava, Roses, Cala Rostella y Cap Blanc ©Ente Spagnolo del Turismo Turespaña

Chi vuole visitare questi gioielli e riposare lontano dalla frenesia delle celebri località turistiche troverà un angolo di paradiso nel Parador di Aiguablava, completamente immerso nel Mediterraneo, mentre chi preferisce discostarsi di qualche chilometro dal mare non resterà deluso dal Mas de Torrent. Decisamente suggestivo poi l’hotel El Far de Sant Sebastià, piccolo e curatissimo, posto accanto al faro da cui prende nome.

Parador de Aiguablava

Il paesaggio cambia a sud di Barcellona: gli ottantuno chilometri della Costa Daurada si stendono tra bionde spiagge sabbiose, baciate da un mare famoso per essere tranquillo. Quello che non cambia è il carattere catalano, fiero e orgoglioso. Un carattere che si esprime anche nei sapori, che sulla costa si aprono al mare, senza mai dimenticare le montagne che si alzano alle spalle del litorale. È una cucina che sa di sole, quella catalana, la cui ricca semplicità trova un vero e proprio simbolo nel pa amb tomàquet, fetta di pane strofinata con pomodoro maturo e condita con olio e sale, da preparare con il pa de pagès, la pagnotta catalana dalla crosta spessa, tutelata dal marchio Igp. Lo si può gustare da solo, o in abbinamento a formaggi, sardine o salumi, come merenda, come pranzo leggero ma anche come colazione.

Peñiscola, Playa del Norte, Comunidad Valenciana ©Ente Spagnolo del Turismo Turespaña

L’offerta gastronomica catalana è ampia e varia: se la regione vanta un numero considerevole di ristoranti stellati, se innumerevoli sono i locali gourmet e quelli alla moda, è anche vero che i catalani sono fieri delle loro tradizioni e che qui un semplice chiosco sul mare può nascondere un’esperienza gastronomica indimenticabile: è il caso del Chiringuito Cala Bona a Tossa de Mar, racchiuso in una spettacolare caletta, perfetto per sorseggiare cocktail e assaporare polpo alla griglia, pesce alla brace o un piatto di cozze. Gli amanti della cucina di mare con vista sulle onde adoreranno anche il ristorante Brisa in Costa Daurada, dove gustare fritture di pesce, rombo al forno o uno dei tantissimi arroces (risi) presenti in carta.

Miravet, Tarragona, Valencia ©Ente Spagnolo del Turismo Turespaña

E il riso è il filo che lega la cucina di tutte queste terre affacciate sul mare, e che nella zona di Valencia raggiunge il culmine della sua tipicità nella paella. Vera e propria bandiera della cucina spagnola, la paella (ne abbiamo parlato anche qui) si prepara in decine di varianti, da quella mixta, con carne e pesce, a quella de mariscos, con i frutti di mare, fino a quella vegetariana, senza dimenticare la classica paella valenciana, a base di coniglio, di pollo, taccole e fagioli borlotti.

Un po’ come la pizza in Italia, la paella in Spagna viene cucinata un po’ dappertutto, e non sempre alla perfezione, anche perché molti locali propongono paella surgelata. Ma, come per la pizza in Italia, esistono ancora tantissimi posti che la servono come va fatta. Tra i più rinomati nella Comunidad Valenciana il Restaurant l’Alter, dove la paella cuoce nel forno a legna e si può gustare nelle tipologie tradizionali, come quella di pollo e coniglio, quella con le lumache, o quella con l’aragosta.

Paella Valenciana ©Ente Spagnolo del Turismo Turespaña

A Valencia ristoranti famosi per la loro paella sono Casa Carmela e Lavoe, ma non bisogna dimenticare che non tutti i risi sono paella. Anzi. Arroz negro, con nero di seppia, arroz caldoso, «brodoso», arroz meloso, morbido e cremoso, e poi riso a banda, en perdiu, al forno, in crosta, è quasi infinita la gamma di piatti che si preparano in questa regione a partire da un cereale che, introdotto dagli Arabi, ha trovato nell’area di Valencia uno spazio ideale: l’arroz de Valencia, tutelato dalla Dop, cresce nelle province di Valencia, Alicante e Castellón, in zone quasi interamente situate nell’area di influenza del Parco Naturale de la Albufera, in terreni poveri e argillosi, poco permeabili, ideali per la crescita delle piante di riso.

E se la costa è il regno del riso, basta allontanarsi di poco dal mare per trovare orti fertili, che donano la materia prima per ricche minestre, come la olla de la plana, o di piatti come il bullit, misto di verdure lessate servito con uova sode. Tra gli ortaggi non va dimenticato il garrofó, particolare legume simile a un fagiolo che è parte della ricetta tradizionale della paella valenciana.

Parador de Aiguablava

Altro protagonista della cucina locale è il pesce, servito freschissimo in mille modi diversi: pregiatissima è la clochina, mitile simile alla cozza, ma più piccolo e saporito, da servire semplicemente cotto al vapore, con succo di limone e pepe; e poi lo stufato di pesce (in particolare di anguilla) all i pebre, l’esgarraet a base di peperoni e baccalà, il merluzzo o altre varietà in suquet, specialità simile a una zuppa di pesce, e le immancabili acciughe fritte.

Tra le altre delizie da provare a Valencia l’horchata de chufa, dolce bevanda aromatica e rinfrescante, ottenuta dalle chufas, piccoli tuberi dal gusto simile alla mandorla, raccolti localmente: potete assaggiarla in tantissimi posti, ma tra i più rinomati è senz’altro l’Horchateria Santa Catalina, dove l’horchata viene servita con i churros, le lunghe e fragranti frittelle diffuse in tutta la Spagna, o con i fartones, paninetti dolci dalla forma allungata. E se si parla di dolci, non si possono non ricordare quelli a base di mandorla, a partire dai torroni, golosa eredità degli Arabi.

Se il palato sarà sicuramente gratificato da tante delizie, la curiosità, la voglia di vedere, di conoscere e di esplorare di viaggiatori e turisti troverà soddisfazione nelle bellezze della città, partendo dalla cattedrale e dalla torre del Miguelete per arrivare alla modernissima Città delle arti e delle scienze. Un buon indirizzo per iniziare la visita di Valencia è il SH Inglés Hotel, elegante struttura posta di fronte al Palacio del Marques de Dos Aguas, punto di partenza per immergersi in una città che non mancherà di stupire e conquistare.

Valencia, Ciudad de las Artes y de las Ciencias ©Ente Spagnolo del Turismo Turespaña

Indirizzi Utili

Parador de Aiguablava
Carrer Platja d’Aiguablava, s/n – Girona

Hotel El Far de Sant Sebastià
Muntanya de Sant Sebastià – Llafranc, Palafrugell (Girona)

Restaurante Brisa
Platja de Tamarit. Carretera N-340°, Km 1.172 – Tarragona

Restaurant l’Alter
Carrer Ca Juliet Tancat Alter, 3 – Picassent (Valencia)

Horchateria Santa Catalina
Plaza Santa Catalina – Valencia

SH Ingles Hotel
Marqués de Dos Aguas – Valencia

Parador de El Saler
Avinguda dels Pinars, 151, Pobles del Sud, 46012 València

Valencia, Mercado Central ©Ente Spagnolo del Turismo Turespaña

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