La regola numero uno è: «mostra rispetto». Parole d’oro, che Larry Jay Levin, ex galeotto, ora offre ai broker sfortunati che si sono fatti beccare con le mani nel sacco, e sono stati condannati ad andare in galera. Levin è uno dei consulenti alla vita di prigione, ha un’agenzia e un sito, Wall Street Prison Consultants, occhiali da sole e esperienza da vendere.
Si sa: quella della prigione è una vita con stili e abitudini molto diverse rispetto al tran tran dell’ufficio, e per chi è nuovo è normale trovarsi impreparati. Nessuno insegna o spiega i codici di comportamento, in una situazione in cui certi errori possono essere fatali. «Quando ero a Phoenix, in Arizona, una sera cenai con un altro carcerato. Il mattino dopo era morto». Motivo? «Aveva osato cambiare canale su una televisione delle zone comuni e seguita da molti carcerati. Uno di loro, sentendosi offeso, lo ha accoltellato e lo ha ucciso». Meglio non toccare il telecomando, allora.
Ma anche con telefoni, mensa e cibo si possono commettere molti errori. O, in generale, nel modo in cui ci si rapporta con gli altri. «Meglio non alzare mai i pugni», spiega. Potrebbe finire male. E non conviene neppure «fare affidamento ai secondini. Hanno la stessa attenzione degli addetti alle poste, o agli uffici per gli stranieri. Solo che hanno la divisa», e non si curano molto di quello che succede.
La guida alla galera di Levine non è solo un prontuario di consigli sensati alla vita di galera, ma un servizio vero e proprio. Articolato in tre moduli di una settimana ciascuno, spiega quali sono le procedure da seguire, a quali uffici rivolgersi, le diverse caratteristiche delle prigioni, come funziona il sistema carcerario americano, come usare la posta e il telefono. Solo in seguito si insegna il gergo, l’etichetta, il modo per socializzare (anche se in prigione «non ti puoi fidare di nessuno») e quello per individuare gli spioni. Oltre che tutta una serie di trucchi per sfruttare al massimo tutte le facilities offerte dalla prigione. «Il carcere è un posto pericoloso, dove si passa una vita noiosa», spiega Levine. «Meglio evitare di perdere le poche opportunità di passare il tempo in modo utile e interessante».
Il sito offre anche una serie di testimonianze: si tratta di banchieri, manager, broker che raccontano di come fossero scioccati all’idea di andare in prigione, ma anche di come Levine li abbia aiutati a superare il primo impatto. Harvey Kulken, arrestato per lavaggio di denaro sporco, frode bancaria, truffa, è uno dei “testimonial” che appaiono sul sito: «Avrei voluto conoscere prima il programma di sopravvivenza di Levine. Uno dei migliori, conosce tutti i trucchi. Lo consiglio». A tutti quelli che, come lui, sono stati pescati con le mani nel sacco.