L’acqua non viene più sprecata. Anzi, nemmeno utilizzata. Le scorie chimiche diminuiscono. Anzi, quasi spariscono. Il miracolo di un’azienda olandese che ha inventato un nuovo modo per tingere i tessuti è tutti qui: una tecnologia innovativa che contribuisce a salvare l’ambiente.
Anziché utilizzare l’acqua (è noto che ogni anno, solo per il processo di colorazione, l’industria dell’abbigliamento ne sprechi miliardi: per un chilo di tessuti, vanno via 150 litri d’acqua, si fa uso di una tecnica basata sull’anidride carbonica pressurizzata, che permette alle tinte di dissolversi in poco tempo e penetrare il tessuto. Il tutto senza utilizzare acqua e altre sostanze chimiche.
Ogni macchina, si è calcolato, salva circa 32 milioni di litri ogni anno, ed evita l’utilizzo di 170 tonnellate di agenti chimici per la colorazione. In più, il processo è più rapido e impiega meno energia. Insomma, inquinare di meno conviene anche a chi produce.
Anche la CO2 utilizzata non viene dispersa nell’ambiente: il macchinario utilizza un sistema chiuso che permette di riciclare, alla fine di ogni ciclo di colorazione, almeno il 95% dell’anidride carbonica.
Il sistema, verde e innovativo, ha subito attirato l’attenzione di aziende produttrici di tessuti (anche sportivi) e potrebbe (almeno quanto dice questo filmato promozionale) cambiare tutta l’industria. E non sarebbe male.