Hollywood ha un nuovo concorrenteIl New York Times sta cominciando a produrre film e serie tv

Il sito Axios scrive che il quotidiano americano sta lavorando a 10 sceneggiature di show televisivi e pubblicherà 3 documentari quest’anno, oltre a numerosi altri in futuro. L’obiettivo è aumentare i ricavi e dare agli abbonati prodotti di grande qualità su ogni media

JOHANNES EISELE / AFP

Il sito americano Axios riporta la notizia che il New York Times, il più importante giornale del mondo, sta lavorando a 10 sceneggiature di show televisivi e pubblicherà 3 documentari quest’anno, oltre a numerosi altri in futuro.

Axios, che ha parlato con dei manager dell’azienda, scrive che a breve il New York Times potrebbe assomigliare più a una casa di produzione di Hollywood che a uno dei più antichi giornali degli Stati Uniti e del mondo. 

In particolare sono 4 i progetti principali a cui il giornale si sta dedicando nel 2020:

Father Soldier Son è il primo documentario prodotto dal New York Times, che sarà disponibile a partire da venerdì 17 luglio su Netflix. 

-The Jungle Prince of Delhi, un lungo reportage scritto da Ellen Barry sugli Oudh, una famiglia reale decaduta, sarà adattato in una serie per Amazon Studios, e Barry e Caitlin Roper,  direttore editoriale del The New York Times Magazine Labs, saranno produttori esecutivi dello show, insieme alla compagnia di produzione Sister Pictures.

-The 1619 Project sarà la base per la sceneggiatura di numerosi film e progetti per la televisione in partnership con la Lionsgate e Oprah Winfrey, che diventerà anche partner del giornale per i nuovi progetti. 

-The New York Times Presents, precedentemente noto come “The Weekly”, è disponibile per la sua seconda stagione su Hulu e FX.

Per portare avanti questa nuova divisione interna all’azienda, il giornale ha nominato Kathleen Lingo come prima direttrice editoriale per i film e la televisione nel 2018, e da quel momento ha assunto un project manager per concentrarsi sulla produzione di documentari.

La televisione, ragiona Axios, rientra nella strategia del New York Times perché  gli consente di aumentare i ricavi sul breve periodo grazie alla vendita dei diritti, e di consolidare la relazione con gli abbonati grazie ai prodotti di qualità. Il giornale, ha spiegato Caitlin Roper, punta ad avere 10 milioni di abbonamenti digitali entro il 2025.

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