Software e manifatturaDove si concentrano le opportunità di lavoro per i neolaureati della generazione C

Secondo il “Barometro del primo impiego 2021 Italia” di Linkedin, le regioni che stanno trainando la domanda sono tre: Lombardia, Lazio e Veneto. L’unica regione del Sud presente in classifica è la Campania, al quarto posto. I più ricercati sono i progettisti meccanici. Crescono gli annunci per impieghi da remoto

Foto Roberto Monaldo / LaPresse

Al primo posto, come prevedibile, c’è il settore dello sviluppo dei software e dei servizi informatici. Subito dopo, la manifattura e i servizi aziendali. Secondo il “Barometro del primo impiego 2021 Italia” di Linkedin, è in questi due settori se si concentra il maggior numero di annunci di lavoro per i neolaureati italiani. Ovvero quella generazione C (come Coronavirus) che ora dovrà cercare una prima occupazione in piena recessione, provando a farsi assumere mentre il dibattito pubblico è tutto concentrato sul blocco dei licenziamenti.

I profili più ricercati tra chi ha appena concluso gli studi sono i progettisti meccanici. Ma le regioni che stanno trainando la domanda, nei fatti, sono solo tre: Lombardia, Lazio e Veneto. L’unica regione del Sud presente in classifica è la Campania, al quarto posto, con le occasioni concentrate nell’area metropolitana di Napoli. La novità, però, è che per molti lavori non è più richiesta la presenza in ufficio.

I dieci settori con più opportunità di lavoro
Secondo i dati raccolti da Linkedin tra gli annunci pubblicati sulla piattaforma da gennaio a marzo, il settore industriale con il maggior numero di opportunità di lavoro per figure entry-level è quello del software e servizi It. Una posizione alla vetta della classifica facilmente comprensibile, d’altronde, a fronte dell’accelerazione digitale impressa dalla pandemia. Al secondo posto, il settore della manifattura. Chiudono il podio i servizi aziendali.

A scendere, si posiziona al quarto posto il settore dei beni di consumo – ambito industriale che effettivamente non si è mai fermato nel periodo pandemico – come quello dei media e comunicazione in quinta posizione. Nella seconda metà della classifica, si trovano sanità, finanza, costruzioni ed energia e attività estrattive. L’ultimo posto della top ten è occupato dal settore dei trasporti e logistica.

Le dieci posizioni più richieste
LinkedIn ha analizzato anche le dieci posizioni (i cosiddetti job title) più in crescita in Italia per i profili junior nelle aziende, con un confronto tra i primi tre mesi del 2020 e quelli del 2021. I più ricercati sono i progettisti meccanici, seguiti dai consulenti di valutazione dei rischi e i rappresentanti commerciali. Al quarto posto, gli sviluppatori full stack (a tutto tondo) e la posizione “generica” di ingegneri. Dal sesto all’ottavo posto ci sono: assistenti amministrativi, impiegati di back office e gli addetti alle vendite. Al fondo della classifica, due diverse tipologie di sviluppatori: i dotnet e i Php developer.

La geografia fluida del lavoro post-pandemia
Le otto regioni in Italia nelle quali le aziende offrono più opportunità di lavoro per i neolaureati sono la Lombardia (con posizioni aperte in prevalenza a Milano, Bergamo e Brescia), che si aggiudica il primo posto, seguita dal Lazio (con una concentrazione nell’area di Roma) e il Veneto ( soprattutto a Padova). L’unica regione del Sud Italia presente in classifica è la Campania, in particolare l’area metropolitana di Napoli, al quarto posto. A metà si ritrova la Toscana (Firenze in primis), seguita da Piemonte (soprattutto Torino), Liguria (Genova) ed Emilia-Romagna (Bologna).

Ma la novità, dopo l’esperienza pandemica, è che non è sempre richiesta la presenza in ufficio. Anzi, crescono le opzioni di lavoro da remoto. I dati di LinkedIn mostrano che gli annunci entry-level con possibilità di lavorare a distanza pubblicati sulla piattaforma nei primi tre mesi dell’anno sono aumentati dallo 0,6% del 2020 al 7,1% dello stesso periodo del 2021.

Le competenze
E di questa rivoluzione fanno anche parte le competenze più richieste sul mercato. Oltre ai requisiti minimi per ogni particolare lavoro, le aziende sono anche interessate ad assumere dipendenti in grado di dimostrare di avere una serie di competenze trasversali (le cosiddette soft skill). Le più ricercate sono: “Comunicazione”, “Capacità analitiche”, “Vendite”, “Design” e “Problem solving”. È da queste parole chiave che parte la nuova era del lavoro post pandemia? Questa settimana anche Almalaurea diffonderà il suo rapporto sulla condizione occupazionale dei neolaureati del 2021.

Entra nel club, sostieni Linkiesta!

X

Linkiesta senza pubblicità, 25 euro/anno invece di 60 euro.

Iscriviti a Linkiesta Club