Franc-TireurC’è un nuovo settimanale antipopulista in Francia

Il magazine è uscito ieri per la prima volta in edicola e ha una linea molto vicina a quella de Linkiesta: si propone di essere un baluardo giornalistico contro l’oscurantismo, le forze politiche anti-sistema, gli estremismi e i No-Vax

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Un baluardo giornalistico contro l’oscurantismo e il populismo. È nato con questi presupposti e questa ambizione il nuovo settimanale francese “Franc-Tireur”, in edicola da ieri. La rivista ha una linea editoriale molto vicina a quella de Linkiesta, promettendo di lottare contro le forze politiche anti-sistema, anti-scientifiche, anti-logica.

Costa due euro, ha una foliazione di circa 8 pagine, non ha pubblicità ed è stampato in circa 160mila copie (anche se i fondatori stimano una diffusione iniziale di circa 10mila copie vendute). Il sito internet è attivo dallo scorso 6 ottobre.

Franc-Tireur è già posizionato come una nuova testata centrista che usa volentieri toni forti contro il populismo. D’altronde in prima linea presenterà proprio dei franchi-tiratori provenienti da ogni settore: editorialisti, artisti, ricercatori. E filosofi come il liberale Raphaël Enthoven, che sarà tra gli editorialisti di prima pagina ogni settimana. Al suo fianco ci sono la femminista e intellettuale Caroline Fourest, l’economista e docente alla London School of Economics Philippe Aghion, Rudy Reichstadt, fondatore dell’Obsérvatoire du conspirationnisme, la scrittrice di origini iraniane Abnousse Shalmani e molti altri.

Il direttore Christophe Barbier ha detto che Franc-Tireur ospiterà anche grandi inchieste realizzate da giornalisti freelance: «Saremo contro tutto ciò che minaccia l’universalismo repubblicano», ha spiegato Barbier in un’intervista televisiva, che ha già guidato l’Express in passato. E poi, ancora: «Quando si pronuncia la parola centrismo si pensa subito a qualcosa di debole, di tiepido. Ma noi vogliamo fare qualcosa di molto forte. Più che un newsmagazine sarà un fortino di idee contro gli estremismi, anti-Zemmour, anti-estrema destra, anti-estrema sinistra, anti anti-vax, anti-complottisti, anti-cancel culture».

La prima di copertina del primo numero, ad esempio, ha un’illustrazione con Eric Zemmour – il candidato-non-candidato populista che vuole l’Eliseo – e un esempio dei suoi sostenitori: «Da Christine Boutin a Paul-Marie Coûteaux, da La Manif pour Tous all’Opus Dei passando per Civitas, tutti cavalcano per “Monsieur Z”», si legge sulla rivista.

Annunciato da tempo, il progetto editoriale è stato voluto dal finanziere ceco Daniel Kretinsky, già in possesso di diversi media: è il fondatore della media company Czech Media Invest (Cmi), azionista di Le Monde (possiede il 49% delle quote), proprietario di Elle e Marianne, e recentemente ha comprato anche TF1, la prima emittente televisiva francese per livello di ascolti. Inoltre, pochi giorni fa con la sua 1890s Holdings a.s. ha acquisito il 27% delle quote societarie del West Ham United, società calcistica di Premier League. Kretinsky, 46enne nato a Brno, in Repubblica Ceca, è attivo anche nel settore dell’energia ed è presidente dello Sparta Praga, storico club del calcio ceco.

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