Natale è spesso sinonimo di grandi abbuffate. Le tradizioni regionali, cittadine o anche solo familiari sono per le buone forchette, per chi a fine pasto non rinuncia all’ultima fetta di panettone o panforte, all’ultima porzione di struffoli o di cartellate, quando le portate precedenti hanno già riempito abbondantemente la pancia.
Quest’anno però è stato diverso per molti. L’aumento dei contagi, il timore di trasmettere il virus ai soggetti più deboli della famiglia, la positività di un tampone o il parente no vax da evitare hanno convinto qualcuno a trascorrere un Natale più isolato. È capitato soprattutto a chi per le feste solitamente viaggia verso la città natale e quest’anno ha deciso di non tornare proprio.
Una scelta di buon senso che però porta con sé un pizzico di malinconia. Per la tradizione che non può essere rispettata, ma anche – per i palati più fini – per i prodotti di casa che non possono essere assaporati. Almeno in teoria. Perché i “cesti natalizi” fanno sempre la loro figura come regalo – come avevamo raccontato qui – e sono anche una panacea per chi è costretto a stare solo, lontano da casa.
Dall’Umbria arrivano le box che assemblano diversi prodotti enogastronomici di agricoltori locali all’interno di un’elegante confezione studiata per mettere in risalto non solo il contenuto, ma anche le bellezze artistiche della regione.
L’iniziativa di Prodotti Umbri poggia soprattutto sul rapporto con gli agricoltori e il territorio, per far assaporare ai nostalgici e ai neofiti le squisitezze poco conosciute dell’antica tradizione umbra: tartufi, oli, vini, miele, salumi, formaggi. Dai crostini con salsa tartufata, alla pasta fatta in casa con il sugo, dalle lenticchie umbre al torrone artigianale, l’obiettivo è ricreare la tavola imbandita a festa, con piatti caldi e ottimi dolci.
Il Nord-Est, si sa, è terra di grande biodiversità, di coltivazioni e di allevamenti, di mare e di monti, di tradizioni e di contaminazioni culturali. Tra tradizione e innovazione, la gastronomia può aiutare a riscoprire i prodotti tipici più antichi e pregiati del Veneto.
Villa Feriani propone le sue ceste di Natale, di varie dimensioni, con diversi assortimenti che vanno dalle confetture agli insaccati, sempre realizzati interamente a mano senza l’aggiunta di conservanti o additivi chimici e nel pieno rispetto della natura. Nella “cesta maialino”, ad esempio, si trova una confezione di sottolio, una confettura, un cotechino, un salame di maiale, una passata di pomodoro, una confezione di biscotti e una bottiglia di prosecco Villa Feriani. C’è tutto quello che serve per ricreare l’aria della tavola veneta.
Viaggiando verso il Sud Italia, dove magari qualcuno non è rientrato anche a causa delle restrizioni, ci sono le box regalo di La Terra di Puglia: cofanetti gourmet che riuniscono sapori e profumi di una regione ricca di specialità locali. Dal vino all’olio extravergine, dai sughi ai taralli, dalle verdure ai latticini, queste confezioni saziano la vista, lo stomaco e il cuore.
La “box Vieste” viene presentata come «un piccolo ma prezioso “kit di sopravvivenza” per l’amante della Puglia doc. Un ottimo vino, un pregiato olio extravergine, fragranti friselline e melanzane a filetti: uno scrigno di bontà», perfetto per realizzare un piccolo ma delizioso aperitivo in pieno stile pugliese anche quando la dispensa non offre null’altro.
Nella punta dello “stivale” ci sono le specialità calabresi, che sono uniche in tante cose. La Bottega di Calabria è uno shop online di prodotti tipici calabresi di qualità, un’unica grande vetrina con prodotti d’eccellenza selezionati da esperti, dove poter trovare ed acquistare in tutta sicurezza il meglio dell’enogastronomia calabrese.
Nella varietà delle scelte si trova la “Nduja Box”, un elegante cofanetto di legno contenente tutto il necessario per realizzare uno dei piatti tipici calabresi più apprezzati in assoluto: la pasta con salsa di pomodoro e ‘nduja, da gustare con un buon vino rosso locale.
Nella confezione c’è un vasetto di ‘Nduja calabrese, le fileja, un pacco di fettuccine alla cipolla, una passata di pomodoro calabrese, olio evo Primum, vino rosso Igp, 70 g di peperoncino frantumato con mestolo in legno.
Viaggiando sulle isole, in Sardegna, c’è il presidio di Slow Sardinia, un laboratorio “sensoriale” di produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti tipici della tradizione sarda, derivati agrumicoli, agricoli e stagionali.
I prodotti arrivano da una selezione di piccoli produttori locali che fanno miele, pane carasau, marmellate e confetture, liquori, bottarga, formaggi biologici certificati. Tutto proveniente da coltivazioni locali con certificazione di provenienza, privo di trattamenti chimici.
Nella Box Sapore di Mare c’è una bottiglia di vino Vermentino di Sardegna, una bottarga intera da 100 grammi, un vasetto di bottarga grattugiata da 40 grammi, un vasetto di nero di seppia da 20 grammi, pacco di pasta “Lorighittas ai 4 sapori” da 250 grammi.