InquirinabiliNon c’è nessun complotto, questo centrodestra è unfit per andare al Colle

Il solo fatto che si sia vagheggiato il nome di Silvio Berlusconi dice tutto: da quelle parti non c’è un candidato credibile per la massima carica dello Stato. È la dimostrazione più evidente dei limiti di una politica che bada solo alle piazze e non pensa a costruire una classe dirigente seria

Roberto Monaldo / LaPresse

Magari la destra potesse dolersi di non vedere un suo rappresentante al Quirinale perché a impedire l’ipotesi c’è una pregiudiziale esclusiva. Sarebbe una situazione deprecabile, ma almeno capace di emendarsi prima o poi in una temperie di più equilibrata accessibilità a quel posto di potere.

Intendiamoci: è senz’altro vero che una spalmatina di lustro progressista e qualche disponibilità a rimasticare la mezza serqua di stupidaggini che patenta la presunta autorevolezza del profilo, un po’ di Costituzione più bella del mondo e un po’ di Greta, un po’ di ferma indignazione contro l’odiosa logica del profitto e un po’ d’inchino alla Repubblica fondata sul lavoro dell’italiano che mantiene i cinque che non lavorano, un po’ di antimafia e un po’ a noi ci ha rovinato l’evasione, insomma le mostrine dell’arretratezza civile e politica del Paese, aiutano parecchio e offrono un vantaggio indiscutibile rispetto a chi decidesse di non indossarle.

Ma l’ipotetico candidato avversario che cosa si metterebbe sul petto? L’adesivo di Capitan Ruspa? La spilla di “Soy una mujer, soy cristiana”? Quale sarebbe, estruso da quel magma di Dio-Patria-Famiglia e di nocciole autarchiche, il profilo presentabile e decentemente competitivo che la destra saprebbe esibire? Nun ce sta, punto.

E il fatto che da quelle parti si sia vagheggiato il nome di Berlusconi in un deserto di alternative possibili la dice ben lunga sul terrificante fallimento politico di un’esperienza, quella del centrodestra, incapace persino di mettere in rassegna anche solo un paio di nomi da opporre a una congiura che non ha nessun bisogno di esserci perché non si rivolge contro niente e contro nessuno.

Dice: ma no, ci sono anche i moderati. Sì, buoni quelli. E stai a vedere che è la cospirazione avversaria a farli fuori. Perché anche qui si tratta di intendersi. L’egemonia di sinistra, va bene. Ma non è che l’egemonia di sinistra ti comandava di candidare venditori di pentole e fanciulle con curriculum 90-60-90. L’informazione di sinistra, d’accordo. Ma non è che l’informazione di sinistra ti ordinava di imbottire redazioni e talk show di liberali che oddio non c’è più religione e gli immigrati ci rubano il lavoro e ci violentano le figlie.

Se costruisci così una classe dirigente, la mandi a dirigere l’orchestra dei comizi: e per carità, serve anche quella, ma resta lì. E al Quirinale non ci mandi nessuno: e ti sta bene.

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