A Milano si è appena conclusa la settimana della moda maschile ma, fortunatamente, una delle cose più interessanti da vedere di questa tornata di passerelle, eventi e presentazioni, dopo l’inaugurazione per la stampa del 17 gennaio, verrà aperta al pubblico per poco più di mese.
Dal 20 gennaio al 27 febbraio, infatti, la Fondazione Sozzani in via Enrico Tazzoli, ospiterà “Anna Piaggi: illustrazioni di Karl Lagerfeld”: un percorso espositivo che include schizzi del celebre designer, foto e pezzi d’archivio provenienti dall’Associazione culturale Anna Piaggi e dalla Fondazione Sozzani, alcuni dei quali in vendita. Contestualmente la Fondazione ospiterà infatti anche la mostra-evento “Vestiaire Collective X Fondazione Sozzani: L’avanguardia della moda circolare” occasione fisica di ammirare, toccare, ed eventualmente acquistare tramite Qr code, alcuni pezzi esclusivi.
La mostra infatti si articola su più livelli: da una parte c’è la ricostruzione della vita, del gusto e dello stile di uno dei personaggi più importanti del mondo della moda e dall’altro un esempio concreto delle potenzialità della moda circolare.
Alcuni dei pezzi in mostra, infatti, saranno acquistabili tramite Vestiaire Collective, app basata appunto sul resell e sul concetto di riuso applicato al mondo del lusso. La società, che è anche certificata B Corp, si pone come obiettivo quello di minimizzare lo spreco e promuovere l’acquisto di capi usati che, oltre ad essere un buon modo per impattare meno sull’ambiente, può anche essere l’occasione per far transitare dal proprio guardaroba veri e propri capisaldi della storia del costume, come nel caso degli abiti di Piaggi (il ricavato in questo caso andrà inoltre ai progetti culturali dei due enti promotori della mostra, la Fondazione Sozzani e l’Associazione Culturale Anna Piaggi).
Partiamo da una premessa: Anna Piaggi ha fatto una vita pazzesca, è stata testimone di un’epoca di grande fermento per il fashion system e lo ha vissuto da insider grazie al marito, il fotografo Alfa Castaldi, e all’amicizia con personaggi chiave di quel mondo, da Karl Lagerfeld, allo storico del costume Vem Lambert fino a Franca Sozzani. Tra gli schizzi in mostra troverete testimonianze di pranzi negli hotel più prestigiosi di Parigi, i dettagli del look che scelse per presenziare al matrimonio di Paloma Picasso, ma anche la sua pazzesca collezione di gioielli, viva testimonianza di come la moda possa essere volubile e sorprendente.
Piaggi fu una delle personalità che questo spirito lo colse e lo abbracciò con gioia, diventando un’icona della moda mondiale. Molti la considerano la “regina” del vintage, per il modo che aveva, avanguardistico per l’epoca, di mescolare stili, generi, epoche.
Esprimeva la sua visione della moda dalle pagine di Vogue, diretto all’epoca da Franca Sozzani, su cui firmava la rubrica “D.P. Doppie Pagine di Anna Piaggi”, ma anche con il suo stesso stile, eccentrico e ricercato.
Ad essere famosissimi erano soprattutto i cappelli e il trucco, ma tutto di lei emanava unicità e creatività, tanto che a raccontarla, con alcuni degli schizzi in mostra e con il volume “Anna-Cronique“ ci ha pensato che niente meno che Karl Lagerfeld, stilista che per il mondo della moda ha rappresentato un pilastro fondamentale (è stato direttore creativo di Chanel per 36 anni e ha collaborato con Fendi per oltre 50, giusto per sintetizzare all’osso il suo curriculum) e che di lei diceva «Inventa la moda, quando si veste fa automaticamente quello che faremo domani».
Anna Piaggi, ricca e piena di stile, rese infatti cool il second hand quando ancora era un concetto sconosciuto: il merito in parte lo deve proprio all’amico Lambert, che tra le varie attività possedeva una bancarella al Chelsea Antique Market, dove si poteva trovare di tutto, dai manufatti etnici alle prime creazioni di Chanel o agli abiti da sera di Elsa Schiaparelli. È così che Piaggi ha fatto di se stessa una sorta di Wunderkammer vivente, capace di stupire e ispirare le più grandi personalità del mondo della moda fin quando lei lo ha frequentato: è infatti scomparsa durante l’estate del 2012 e questa mostra è un buon modo per tenere vivo il suo ricordo.