Un ritorno al futuro, perché quello dell’intelligenza artificiale è già il nostro presente. “Back to the future of AI” – “AI” sta proprio per artificial intelligence – è il podcast italiano che ha vinto il secondo contest di Sphera, disponibile su Europod e tutte le piattaforme digitali, come Spotify ed Apple Podcast. Lo curano Matteo Castellucci e Alessandro Cascianelli. Esce ogni giovedì: e ogni giovedì, su Linkiesta, ve ne diamo un’anticipazione.
Nel primo dei sei episodi, Alec Ross spiega il ruolo dell’Intelligenza Artificiale nei “Furiosi Anni Venti” che stiamo vivendo. Esperto di politiche tecnologiche, Ross è stato consulente di Hillary Clinton e Barack Obama, oggi siede nel cda della società di venture capital Amplo e insegna alla Bologna Business School. È uno dei massimi esperti mondiali di tecnologia e ritiene che l’AI possa essere un game-changer: tra automatizzazione del lavoro, opportunità sostenibili come l’agricoltura di precisione, la supply chain globale da sbloccare. Secondo Ross, non possiamo fare a meno di una combinazione tra gli algoritmi e l’intelligenza umana per un Nuovo Umanesimo, perché «Non c’è innovazione senza fallimento».
«L’Umanesimo ha avuto alla base lo sviluppo tecnologico e scientifico», Ross racconta così la sua visione ai microfoni del podcast. «Il Rinascimento – aggiunge – era da una parte un prodotto dello sviluppo tecnologico e scientifico, ma se ha funzionato, in parte, è perché era legato alla filosofia. Il problema che vedo adesso è che troppo spesso abbiamo questi ingegneri, questi ragazzi miliardari della California che hanno una conoscenza straordinaria sulla tecnologia, ma non al di fuori della tecnologia. Per loro la tecnologia coincide con la filosofia e questo crea dei problemi. Dovremmo coniugare il giudizio umano con quello delle macchine, cioè l’intelligenza artificiale. Anche nel mondo del business, servirebbe una connessione di questo tipo, tra le humanities, le sensibilità legate alla conoscenza della cultura, dell’economia, del benessere, e lo sviluppo tecnologico».
L’intelligenza artificiale aprirà una «nuova rivoluzione industriale?». È la domanda a cui prova a rispondere il secondo episodio. Ne parlano la giornalista e imprenditrice Elisa Serafini, i fondatori di AI Play Pasquale Viscanti e Giacinto Fiore e la ceo di ComfTech, Alessia Moltani.
«Le persone sono più importanti dei processi nella creazione di una startup», è il consiglio di Serafini. «È il motivo per cui incoraggio tanto a fare esperienze umane: fare viaggi, fare eventi, fare podcast, incontrare persone, sentire, fare domande. Cioè non finire mai una cena con una persona senza aver fatto una domanda perché non si sa mai: potresti imparare qualcosa o potresti avere un incontro che dieci anni dopo ti cambia la vita».
Secondo un’indagine di Altroconsumo uscita nel 2020 soltanto l’11% degli italiani intervistati afferma di sapere cos’è l’intelligenza artificiale, mentre nel 17% dei casi addirittura non ne ha mai sentito parlare. AI Play è una piattaforma che vorrebbe contribuire a colmare questo gap culturale. «Stanno nascendo un sacco di lavori nuovi – raccontano i fondatori Pasquale Viscanti e Giacinto Fiore – tra i più curiosi ci saranno gli allenatori degli algoritmi, come il Mourinho della situazione, ci saranno i controllori degli algoritmi, quindi coloro cercheranno di capire se ci sono degli errori nella decisione presa dall’AI. Infine, ci saranno gli scrittori, quelli che scriveranno gli algoritmi».
La ceo di ComfTech, Alessia Moltani, guida un’azienda che realizza dispositivi medici indossabili, che rilevano parametri vitali, dalla misurazione delle performance sportive al monitoraggio delle patologie. «Può essere visto come un settore tecnico, o robotico – il messaggio di Moltani alle nuove generazioni –, ma io lo considero anche un molto creativo perché si possono veramente pensare nuove chiavi di applicazione dell’intelligenza artificiale».
Ascolta qui tutte le puntate di “Back to the future of AI”, un podcast di Matteo Castellucci e Alessandro Cascianelli per il progetto Sphera, disponibile su Europod e tutte le piattaforme gratuite, come Apple Podcast e Spotify.