Abbinamenti arditiBere miscelato e ristorazione, quale futuro?

Sono sempre di più le realtà in cui ad una articolata proposta di drink si affianca una carta dinamica e contemporanea. Ne parleremo durante il nostro Festival, il 5 ottobre, con i protagonisti del mondo della mixology

Foto Unsplash

Fino a qualche anno ci si limitava a parlare di wine pairing e ancora oggi sono tante le persone che storcono il naso a vedersi proposto un drink anziché un calice di vino. Il settore beverage tuttavia ci ha investito tempo, risorse, ricerca e a oggi, ci si sta spingendo anche oltre. La domanda sorge spontanea – e quasi provocatoria: perché invece limitarsi al cocktail in abbinamento? Una ricetta può sposarsi con un vermouth, un saké, un gin, un distillato da meditazione, una birra, uno Champagne, un fermentato.

Dove sta andando la ricerca in questo settore e cosa ci dobbiamo aspettare in futuro? Ne parleremo nel corso del Festival di Gastronomika, nella mattinata del 5 ottobre, al teatro Franco Parenti di Milano.

All’universo della mixology abbiamo dedicato un tavolo di discussione che sarà moderato da Penelope Vaglini. Appassionata di cocktail e alta cucina, scrive di cibo, vino e lifestyle per testate internazionali; ha co-fondato Coqtail Milano, la prima community italiana sulla mixology e il suo magazine online, punto di riferimento per gli amanti del buon bere.

Al tavolo come reporter ci sarà Riccardo Monti, una laurea in Economia dei beni culturali e un diploma da sommelier. Lavora da 2 anni presso la Wineria di Milano. Grande appassionato delle storie legate al cibo, si considera un fanatico del barbecue texano e dell’alta cucina.

Le newsletter de Linkiesta

X

Un altro formidabile modo di approfondire l’attualità politica, economica, culturale italiana e internazionale.

Iscriviti alle newsletter