Se ne parla spesso con gli amici rocchettari, strenui resistenti nei confronti della musica di oggi, che in larga parte non ci piace né tantomeno ci appartiene: se vuoi trovare qualcosa di nuovo, un luogo in cui si faccia ricerca là dove i suoni possano ancora emozionare e farti provare qualche brivido, devi andare verso il jazz.
Ma come il jazz?, potrebbero obiettare i poco informati e pieni di pregiudizi convinti che quella sia musica antica e manierata, che con il rock non ha nulla a che vedere. Sbagliano e di grosso, basti ripercorrere le classifiche di qualità degli ultimi anni, nelle posizioni più alte troviamo dischi ipercontaminati e indefinibili, un miscuglio tra soul, funky, elettronica, dub e rock tenuto insieme da un tessuto jazz.
Per non parlare della scena, soprattutto londinese, dove l’ennesima new wave – o se preferite la new wave di questa fetta di secolo – parla una lingua spuria, black, relazionata al cinema, all’arte e alla letteratura. Una vitalità che ci riporta, come clima, al brit pop degli anni ’90, compresa la generazione degli yBa e dei giovani scrittori.
Ecco perché chi fa festival, oggi, non trova di meglio che mescolare il mondo dell’indie-rock con quello del nuovo jazz che un’etichetta precisa, ovviamente, non ce l’ha. In questo fine settimana l’appuntamento d’eccezione è in Piemonte, precisamente nel Monferrato, non ancora raggiunto dal turismo come le Langhe eppure altrettanto interessante dal punto di vista paesaggistico e culinario. Va in scena la terza edizione di Jazz:Re:Found, un marchio che ben sintetizza, anche visivamente, di che cosa si parla quando si parla di jazz negli anni ’20.
Diffuso e sostenibile, il festival ha il suo main-stage a Cella Monte per una quattro giorni di concerti, dj set, sonorizzazioni e due appuntamenti imperdibili: Alfa Mist sabato 3 e Domi & JD Beck domenica 4. Il primo nome ci porta subito a Londra e alla contaminazione tra jazz, black music e hip-hop. Il duo, cresciuto sotto l’ala protettiva di Anderson Paak e al debutto italiano, produce un suono alieno e concettuale. Lei una francese che sembra Barbie, lui un texano. Venuti fuori da YouTube, ora incidono per Blue Note.
Tra gli altri live (ma ci sarà anche da ballare, chi l’ha detto che il jazz serve solo per pensare) ecco i belgi ECHT!, The Masukovic Dance Band e l’italiana Ditonellapiaga. A proposito di Italia, sul palco di Jazz:Re:Found c’è una bella sorpresa che poi è un bel ritorno agli anni ’90 che tanto ci entusiasmarono: i Casino Royale, tornati in discreta forma con l’album Polaris uscito nel 2021.