Va bene la pace, ma solo se il primo passo è il ritiro russo dall’Ucraina. Come ha detto la premier finlandese Sanna Marin. A ripeterlo stavolta è Costantino De Blasi, promotore della manifestazione “Non c’è vera pace senza verità. Non c’è verità senza libertà”, sostenuta da intellettuali come Luigi Manconi e Sandro Veronesi, e attivisti come Marco Bentivogli.
«Non c’è vera pace senza verità. Non c’è verità senza libertà», recita l’appello. «Come cittadini e associazioni chiediamo di mobilitarci su questa piattaforma». I firmatari chiedono il cessate il fuoco e il ritiro immediato delle truppe russe dal territorio ucraino, chiedono di fermare l’escalation nucleare e riprendiamo il percorso del disarmo dalle armi atomiche, di riconoscere la piena indipendenza e autonomia dello Stato Ucraino dalla Federazione Russa nei confini riconosciuti dalla comunità internazionale prima del 2014, di riconoscere la libertà di parola e di obiezione di coscienza ai giovani russi.
Ma non solo. È anche necessario sostenere e accogliere i cittadini russi che protestano contro l’aggressione e sfuggono alla coscrizione; agevolare l’insediamento di una Commissione internazionale di Verità e Riconciliazione sull’accertamento dei fatti avvenuti nel Donbass, in Crimea, in Ossezia del Sud, in Transnistria ed in Abkazia; cooperare al disarmo delle zone interessate dal conflitto odierno ed agevolare l’intervento dei Corpi Civili di Pace; cooperare per il funzionamento di negoziati che garantiscano una pace giusta e duratura
«Perché l’Europa – dicono ancora i promotori della manifestazione – insieme ad altri, sia in prima linea nel costruire un nuovo quadro di pace e sicurezza per tutte e tutti, basato sul miglioramento delle democrazie, rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale di ogni paese. Non possiamo fermare la guerra con le nostre mani, ma insieme possiamo chiedere di far avanzare la pace. Siamo tutti Ucraini, Siamo tutti Europei. Costruire mobilitazioni in ogni città a partire giovedì 13 ottobre a Roma, davanti all’ambasciata russa a Castro Pretorio».
Primi firmatari:
Marco Bentivogli, Marianella Sclavi, Angelo Moretti, Riccardo Bonacina, Luigi Manconi, Sandro Veronesi, Costantino De Blasi, Leonardo Becchetti, Luca Diotallevi, Angelo Rughetti, Michele Boldrin, Mauro Magatti, Luca Jahier, Ernesto Preziosi, Flavio Felice, Roberto Rossini, Emanuela Girardi, Victor Magiar, Stefano Arduini, Mario Giro, Matteo Hallissey, Francesco Intraguglielmo, Piercamillo Falasca
Associazioni aderenti: Mean, Base Italia, LiberiOltre, Comitato Giovani per l’Ucraina, Rete dei Piccoli Comuni Welcome, Sale della terra, RLS, Casa del Giovane