Chi è fuggito dalla guerra in Ucraina a causa dell’invasione russa ha trovato a Milano, Roma, Torino, Trieste e in tutta Italia un posto accogliente. Ci sono state iniziative di ogni tipo per dimostrare solidarietà e vicinanza a chi arriva dall’Ucraina. D’altronde l’invasione russa dell’Ucraina ha scatenato una delle peggiori crisi umanitarie degli ultimi decenni, con 5,3 milioni di persone in fuga. Oltre 125mila sono arrivate in Italia.
Tra loro ci sono molti professionisti e professioniste, che hanno dovuto lasciare non solo le loro città e i loro affetti ma anche i loro studi professionali e i lavori che avevano in corso. È per questo che il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, e l’Ordine degli Architetti PPC di Roma e Provincia, con il Ministero dello Sviluppo delle Comunità e dei Territori dell’Ucraina, tramite l’Ambasciata d’Ucraina nella Repubblica Italiana, hanno realizzato il progetto “Design for Peace”, che vuole avviare un percorso per definire una visione di ricostruzione post bellica delle città ucraine. Perché un patrimonio architettonico d’avanguardia può essere un potente agente per stimolare, non solo lo sviluppo economico, ma anche la crescita sociale e culturale delle comunità.
Il bando prevede l’assegnazione di 10 borse di studio ad altrettanti giovani studenti e architetti ucraini che hanno trovato rifugio in Italia a seguito degli eventi bellici e che hanno già individuato altrettanti studi professionali italiani con i quali hanno effettuato un accordo di ospitalità.
Saranno attivati workshop su progetti di recupero e re-design di alcuni luoghi simbolo delle città ucraine colpite dalla violenza della guerra in corso. I luoghi oggetto di progettazione saranno indicati direttamente dal Ministero dello Sviluppo delle Comunità e dei Territori dell’Ucraina tramite l’Ambasciata d’Ucraina nella Repubblica Italiana.
Le competenze degli architetti sono le fondamenta che possono permettere loro di accedere nuovamente a quell’autonomia a cui ogni essere umano ha diritto per sentirsi parte di questo mondo, prendervi il proprio posto e dare il proprio contributo.
Dopotutto i giovani studenti, progettisti e designer hanno visto le loro città distrutte e sperano di poter tornare prima possibile nel loro Paese per cominciare a ricostruirlo. L’apporto della comunità di architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori italiani può essere fondamentale per aiutarli a realizzare questo desiderio, attraverso le armi potentissime della creatività, della progettualità e della cooperazione.
La manifestazione di interesse è rivolta quindi ad architetti e studenti in architettura ucraini, di età non superiore a 35 anni, attualmente presenti sul territorio italiano con lo status di rifugiati successivamente al 24 febbraio 2022.
Tali architetti e studenti in architettura ucraini dovranno aver individuato altrettanti studi professionali italiani disponibili a offrire ospitalità, supporto tecnico e know-how per i workshop e la definizione dei progetti. Gli stessi studi dovranno individuare e porre a disposizione un tutor architetto laureato under 35.
Per poter partecipare al progetto occorre avere cittadinanza ucraina, essere presenti sul territorio italiano con status di rifugiato riconosciuto in relazione allo scoppio (febbraio 2022) dell’evento bellico in corso, essere under-35 (data di nascita successiva al 28 ottobre 1987), avere una discreta conoscenza della lingua inglese, avere un titolo di studio in architettura o assimilabile o iscrizione a un corso di studi di livello universitario in architettura o assimilabile, e avere accordo con uno studio italiano ospitante dotato di iscrizione ad uno degli Albi degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori dello Stato italiano, la presenza di un professionista con data di nascita successiva al 28 ottobre 1987 e la conoscenza della lingua inglese.
Sono previste 10 borse di studio del valore di 1.500 euro al mese, per i quattro mesi di workshop, da assegnare a 10 architetti ucraini. Non è previsto alcun rimborso di tipo economico per gli studi professionali ospitanti.
Le manifestazioni di interesse possono essere trasmesse a partire dalle ore 10:00 del 24 ottobre 2022 fino al termine ultimo delle ore 16:00 del 28 ottobre 2022, all’indirizzo di posta elettronica [email protected]. La mail dovrà avere come oggetto: “Progetto DESIGN FOR PEACE – Candidatura”.
La domanda dovrà riportare dati personali; luogo di provenienza e attuale luogo di soggiorno in Italia; dati dello studio italiano ospitante. Dovrà inoltre essere accompagnata da una fotocopia del documento di identità, il curriculum formativo e professionale, un accordo di ospitalità con lo studio italiano ospitante.
Una Commissione Tecnica specificatamente nominata dal CNAPPC sarà incaricata di verificare le domande pervenute. La formazione della graduatoria si baserà esclusivamente sull’ordine temporale di arrivo delle domande, previa verifica del possesso dei requisiti di cui al precedente punto 4. Le borse di studio saranno assegnate, pertanto, alle prime 10 domande pervenute in ordine temporale, risultate conformi ai requisiti obbligatori richiesti.
Alla fine del periodo di workshop, presumibilmente entro il mese di aprile 2023, i progetti verranno raccolti, pubblicati in un apposito catalogo e presentati in una mostra dedicata che si terrà a Roma, presso l’Acquario Romano, sede dell’Ordine degli Architetti PPC di Roma e Provincia.