Tutte per unoImpresa, sostantivo femminile e solidale

Una tavola rotonda dedicata alle donne che hanno realizzato il proprio potenziale nel mondo dell’agroalimentare è stata l’occasione per avviare un progetto a sostegno di altre realtà virtuose

Foto courtesy Eataly

La fotografia del comparto agricolo italiano oggi conta complessivamente 204.214 imprese attive condotte da donne. Un’indagine di marzo 2022 condotta dal Centro Studi di Confagricoltura testimonia che negli ultimi anni sono diminuite le aziende a conduzione femminile di dimensioni più piccole, mentre è aumentata (più che raddoppiata in dieci anni) la presenza femminile – grazie soprattutto alle più giovani – nelle società di capitali e di persone, a dimostrazione che le imprenditrici si sono unite e hanno fatto rete. Un dato che rappresenta un’opportunità da sviluppare ulteriormente anche attraverso il racconto di modelli di riferimento positivi e di esempi reali che possono avere un impatto importante nell’ispirare quante siano interessate ad avviare una carriera o un’impresa nel mondo dell’agroalimentare.

Ed è esattamente quello che è successo durante la presentazione di “Motherland – Storie di donne, cibo e imprese”, talk dedicato alle storie di imprenditrici che operano nel mondo del cibo, quando Eataly ha annunciato la sua collaborazione con Angels for Women, player di riferimento fondato da Axa Italia e Impact Hub SB, a supporto di una startup tutta al femminile.

«Angels for Women ha accolto con grande entusiasmo l’invito di Eataly a realizzare il Premio Speciale Motherland: un percorso di scouting tuttora in corso per individuare una startup attiva nel mondo dell’agroalimentare» ha spiegato Stefania Quaini, Managing Director di Angels for Women. «L’imprenditrice che si aggiudicherà il premio in denaro avrà inoltre accesso a incontri con mentori per accelerare lo sviluppo del progetto. Un gesto concreto che contribuisce a ridurre il gender gap nel campo dell’innovazione e dell’impresa nel mondo del cibo supportando nuove aziende guidate da donne».

«Eataly si occupa da sempre della biodiversità della nostra cultura enogastronomica. Il settore agroalimentare e l’industria della trasformazione e somministrazione hanno bisogno di un grande potenziale umano. In questo potenziale umano è indispensabile che le donne si sentano non solo coinvolte ma necessarie» ha detto Clotilde Balassone, Head of Marketing Emea Eataly, «Eataly è un luogo in cui raccontiamo storie: con Motherland abbiamo amplificato le storie di donne che attraverso il proprio lavoro nel mondo del cibo sono riuscite a soddisfare il proprio potenziale, con la speranza di ispirarne altre ad intraprendere un percorso in questo settore».

«Quella agricola, dopo i servizi, è la componente imprenditoriale femminile più rappresentativa» ha commentato Alessandra Oddi Baglioni, Presidente di Confagricoltura Donna. «Le donne aumentano nei consigli d’amministrazione a dimostrazione che incentivare l’imprenditoria femminile è uno dei mezzi per affrontare le sfide future: dalla ripresa post crisi allo sviluppo sostenibile. Una tendenza che va incoraggiata adeguatamente».

Anche Plenitude sostiene Motherland come main partner dell’evento. Per Giorgia Molajoni, Director Sustainability, Digital & Communication «La partnership con Eataly è ormai un legame consolidato, nato nel 2019, e portato avanti con convinzione fino ad oggi. Come tutte le relazioni di lunga data, l’incontro è avvenuto perché ci siamo resi conto di condividere gli stessi valori: la passione per le cose fatte bene, la propensione ad abbracciare il cambiamento, l’attenzione all’efficientamento energetico e a un mondo più sostenibile. Per questo crediamo in Motherland, un progetto in cui la sostenibilità viene intesa anche come costante supporto a realtà di business eccellenti e alla valorizzazione di una leadership inclusiva».

Alla tavola rotonda hanno partecipato anche un pool di imprenditrici del settore agroalimentare che hanno raccontato le storie di realizzazione del proprio potenziale professionale nel mondo del food. Tra loro tre imprenditrici i cui prodotti, già disponibili negli store Eataly, possono ora facilmente essere individuati tra i banchi di Eataly Smeraldo grazie al logo di Motherland: Elena Dalla Bona, fondatrice e Ad di Eli Prosciutti, azienda specializzata nella produzione e nella stagionatura di Prosciutti di Parma e San Daniele, Elisabetta Foradori, titolare dell’Azienda Agricola Foradori, traino del movimento dei vini artigianali del Trentino e Francesca D’Antonio, fondatrice e Ad di Mimina, brand di granola artigianale, biologica e vegana e di altri prodotti di altissima qualità per la colazione e la merenda.

Insieme a loro, altre donne del settore agroalimentare o legato a Eataly: Viviana Varese, Owner & Chef del ristorante stellato Viva Viviana Varese da sempre impegnata sul fronte dell’imprenditoria femminile e la conduttrice televisiva Chiara Maci.

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