Il caffè sospeso a Napoli, ovvero la tradizione di pagare e offrire a uno sconosciuto in difficoltà una bevanda da consumare in un secondo momento. L’abitudine si è diffusa ed estesa oltre il capoluogo partenopeo e, nel tempo, si è estesa ad altri ambiti, che siano un piatto caldo o una borsa della spesa.
Quest’anno a Natale, Planeat.eco – piattaforma innovativa (e società benefit) nata nel 2020 che propone un nuovo modo di fare la spesa sostenibile, a prezzi accessibili – ha pensato di proporreuna lasagna artigianale, del peso di circa 300 grammi, che chiunque può acquistare sulla piattaforma lasciandola, appunto, “sospesa”. Un successo che, finora, ha permesso di realizzare oltre 1.200 porzioni che il 25 dicembre saranno distribuite ai senza tetto della stazione Centrale di Milano (grazie alla collaborazione con FoodForAll Charity) e il 31 a quelli della stazione di Pavia, questa volta avvallendosi della collaborazione della comunità Casa del Giovane.
Un investimento modesto (3,20 euro per ogni porzione) che ha ottenuto immediatamente il consenso dei clienti (privati e aziende) che hanno voluto portare calore, vicinanza e un buon piatto a chi non ce l’ha. Per aderire all’iniziativa, l’operazione è semplicissima, basta infatti accedere al sito di Planeat e acquistare le porzioni scegliendo come recapito il pick-up presso la sede dell’azienda, così da evitare il calcolo automatico di spese di spedizione. Alla consegna poi provvederanno i volontari di Planeat che recapiteranno le lasagne calde ai centri di Milano e Pavia che, a loro volta, provvederanno alla distribuzione nelle stazioni interessate dal progetto.
La startup creata da Nicola Lamberti (già Ceo di 7 Pixel) si propone di combattere lo spreco offrendo ai propri clienti kit per confezionare ricette diverse o, in alternativa, piatti pronti per aziende e studi professionali, un servizio lanciato da pochi mesi e attivo a Milano, Monza, Pavia. A oggi, il progetto ha gestito più di 20 mila ordini, venduto oltre un milione di porzioni di cibo (tra servizio casa e azienda), servito 130 mila pasti in azienda e contribuito a salvare oltre 17 tonnellate di cibo dalla spazzatura.