Venticinque anni dedicati alla diffusione dei prodotti italiani di qualità negli Stati Uniti valgono la nomina a Cavaliere della Repubblica. Beatrice Ughi ha ricevuto l’onorificenza al consolato di New York in Park Avenue direttamente dal console Fabrizio di Michele attorniata dai ragazzi che lavorano con lei.
Beatrice è un uragano di entusiasmo quando parla del suo lavoro. «Sono qui dal 1999, sono venuta per il lancio negli Stati Uniti di Esperya, portale specializzato nella vendita online di prodotti alimentari italiani tipici. L’esperienza a stelle e strisce di Esperya si è esaurita, ma io sono rimasta e con me diversi produttori di allora. Uno su tutti, di cui mi pregio per una sincera amicizia è Corrado Assenza. Ma ogni produttore è anche un amico, stringo un rapporto personale, credo nel valore assoluto di quello che vendo».
La sede di Gustiamo è nel Bronx, che non è solo quello ingiustamente raccontato come quartiere difficile (certo ci sono zone che è meglio evitare), ma ha una grossa area commerciale proprio con molte wharehouse dedicate all’alimentare: il New York Meat and Fish Market non è lontano. L’atmosfera è allegra, con un murales che richiama qualche simbolo italiano come un ulivo, piuttosto che il Vesuvio e alcuni loghi di marchi italiani che Beatrice importa in esclusiva. Nel magazzino sono accatastate centinaia di confezioni di pelati, di pasta e di ogni ben di Dio pronte per la spedizione. I suoi collaboratori Martina, Lorenzo, Samuel, Bridget, Klevis e Klea sono un po’ come i suoi figli, vengono quasi tutti dalla facoltà di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.
Il sito di Gustiamo offre circa 300 prodotti: conserve, pasta, olio di oliva, pomodori San Marzano, cereali, legumi, aceto, marmellate. La vendita è solo online, ma la fornitura ai ristoranti ha il valore commerciale più importante. L’interesse nei confronti del cibo italiano di eccellenza negli Stati Uniti è in forte crescita, di pari passo con il turismo Usa verso l’Italia, ma Beatrice è lontana dal pensiero gastronazionalista tanto caro al ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida: «Io propongo un’Italia di grande qualità, ma so benissimo che negli Stati Uniti ci sono prodotti agricoli straordinari, basta andare al Farmer Green Market di Union Square a New York per vederli, mentre spesso dietro alle aziende che cavalcano il famigerato italian sound ci sono famiglie italiane che commerciano a basso costo ingredienti di qualità modesta, usurpando simboli e nomi che non gli appartengono: Cento vende come San Marzano un pomodoro la cui origine non è conosciuta e non è certificato e controllato dal Consorzio. In Europa non potrebbero chiamarsi San Marzano, qui invece non siamo riusciti a far cambiare nome, mentre un marchio californiano per fortuna è stato modificato in San Merican. Una nostra vittoria. Di contro ci sono ragazzi italiani che portano qui la loro conoscenza per lavorare in modo eccellente. Ho conosciuto una coppia di giovani che in Upstate allevano maiali e fanno salumi stupendi. Rick Easton di Bread and Salt Bakery nel New Jersey prepara pane, pizze e focacce che farebbero fortuna anche in Italia, a dimostrazione ancora una volta che essere italiani per lavorare bene non è necessario».
La nomina a Cavaliere è arrivata grazie all’iniziativa della console aggiunto Irene Asquini, il processo ha avuto i suoi tempi e quando le hanno comunicato la nomina è stata una sorpresa: «Io non sono sempre amata dalle istituzioni qui a New York, ma Irene è anche un’amica. Ho ricevuto valanghe di complimenti. Devo riconoscere che sono sicura che avrà anche un valore nello sviluppo del business, che va molto bene tanto che presto avremo bisogno di più spazi. Gli americani sono sensibili alle onorificenze. Siamo piccoli, ma cresciamo con costanza».
Beatrice viene in Italia tre o quattro volte all’anno, a volte per un evento, come un matrimonio, di qualcuno dei suoi fornitori. C’è poi sempre l’occasione di incontrare un nuovo produttore, anche se oggi grazie alla tecnologia si può fare tutto da remoto. Esperya prima e poi Gustiamo hanno sempre lavorato con la vendita online, quando e-commerce era un termine sconosciuto. Chi si affida a Beatrice trova un appoggio a 360 gradi. Non c’è solo la vendita sul territorio americano, ma l’assistenza per tutta la parte burocratica. Ottenere le certificazioni della Food and Drug Administration richiede impegno e conoscenza. Senza di quella il mercato a Stelle e Strisce è inaccessibile.