Social Tables Dieci progetti per condividere il buon cibo e il buon vino con dei perfetti sconosciuti

Merende, cene e degustazioni per socializzare mangiando e bevendo. Milano, Torino, Pisa, Firenze e Scicli tra le mete che abbiamo raccolto

Laboratorio di Antropologia del Cibo

Il social dining è un trend nato prima del Covid, che si è spostato sui social durante la reclusione pandemica e oggi torna a spopolare nel mondo reale, complice la difficoltà di stringere rapporti nelle grandi città e l’amore sempiterno per il buon cibo e per il buon vino. Che si tratti di una merenda, una cena o una lezione di cucina, l’obiettivo è conoscersi facendo una cosa che ci accomuna tutti: mangiare e bere bene.

“Convivio” di Baratie, Milano
Il locale walk-in più famoso del quartiere Solari ha appena lanciato un nuovo format: da febbraio a marzo, per due martedì al mese, la “saletta Vip” del Baratie ospiterà un ciclo di degustazioni per pochi intimi. Solo dieci curiosi e appassionati di enogastronomia, per lo più sconosciuti, potranno dibattere attorno a un meraviglioso tavolo ottagonale creato a partire da un acero salvato da un nubifragio. Il “Convivio” celebra di volta in volta un tema (enologico) diverso, esaltato dalla cucina di Andrea Cicu: l’appuntamento del 6 febbraio – “Signori Italici volume 1” – è dedicato al Nebbiolo e parla piemontese; il sequel del 20 febbraio, incentrato sul Sangiovese, lascia presagire tanta Toscana nel piatto. Le ultime due serate si tingono di esotismo con “I Macerati dell’Est” – protagonisti del 5 marzo – e “Il Carso di Radovic (sale, pietra, sudore)”, che il 19 marzo chiuderà la sequenza di incontri con Vitovska, Malvasia istriana e Terrano, abbinati alle “cicurie” dello chef.

Baratie
Via Stendhal, 49 – Milano

Social Table del Baratie

“Dinner with friends” di June Collective, Milano
Il bistrot aperto nel cortile della Forgiatura la scorsa primavera, dopo aver attirato i milanesi nel Certosa District con le sue colazioni lente, il 2 febbraio ha inaugurato una serie di appuntamenti sociali. Mythila Shilke e Ilze Sire si sono conosciute da Loste Café – il locale di via Guicciardini amatissimo per i suoi cinnamon roll e gli sfogliati al cardamomo – per poi decidere di costruire insieme un’oasi di tranquillità riparata dalla frenesia cittadina. E dopo la colazione, il brunch e il pranzo – tutti di ispirazione internazionale – arrivano le “Dinner with friends”, pensate per declinare l’atmosfera rilassata di June in versione serale: la cena è servita su un tavolo unico, attorno al quale condividere storie sul vino e sul cibo, ma anche pensieri e risate con vecchi e futuri nuovi amici. Nella prima puntata le portate sono state abbinate alle etichette scelte dal sommelier Lorenzo Cioli, la “prima metà” di Loste. Il resto del calendario è ancora in fase di definizione, ma possiamo anticipare che continueranno le collaborazioni con chef e sommelier, e ben presto potremmo essere stupiti da una “serata pasta”.

June Collective
Via Varesina, 162 – Milano

“Hot Wine Club” di Onest, Milano
Il nido di quartiere vicino a Piazzale Susa ha recentemente festeggiato il suo quarto compleanno, e la celebrazione di questo importante traguardo è stata un’occasione per riflettere su come potenziare un’offerta già singolarmente eclettica per il panorama milanese. Dalla prima colazione alla tarda serata, il team di Onest si impegna a esaltare specialty coffee, cibo e vino con passione e consapevolezza della materia prima e del lavoro che comporta produrla.

Dal mese di novembre ha deciso di aggiungere una ciliegina sulla torta: ogni mese gli iscritti all’“Hot Wine Club” avranno la possibilità di acquistare una wine box a un prezzo speciale, ma anche di partecipare a degustazioni con cena conviviale pensate per condividere il piacere del buon vino e conoscere da vicino i produttori. Il tutto con la gioiosa spensieratezza che contraddistingue Onest: non è una masterclass per intenditori e soprattutto non ci sono posti assegnati; la finalità è creare nuove connessioni intorno al vino. Il secondo incontro del nuovo format è in programma per il 13 febbraio e sarà focalizzato sui vini del produttore Stefano Amerighi: Syrah Cortona, Apice e Serine saranno i protagonisti dell’evento, riservato esclusivamente ai membri del club.

Onest
Via Gerolamo Turroni, 2 – Milano

“Contaminazioni” di Dispensa, Torino
Lo store esperienziale di Torino che guida il consumatore alla scoperta di vini, birre e spirits lancia “Contaminazioni”: un ciclo di otto appuntamenti volti a indagare il rapporto tra spiriti e arte, a cui si uniscono altre cinque serate dedicate a una selezione di bottiglie presenti in Dispensa. Questo progetto corale sarà un’occasione per conoscere appassionati e professionisti del settore attraverso un approccio alternativo, che fonde forme edonistiche diverse tra loro uscendo dagli schemi comunicativi a cui questo contesto ci ha abituati.

Il primo percorso inizia l’8 febbraio con il lato funky del rum, accompagnato dalle fotografie di Clara Greco, che faranno da cornice anche all’incontro incentrato sui distillati del vino programmato per il 22 febbraio. Le opere di Giorgia Rossi accompagneranno il racconto dei whiskey irlandesi del 7 marzo, mentre il 21 i partecipanti all’evento potranno approfondire le connessioni tra whiskey e birra, accomunati dalle materie prime di partenza: orzo, malto e acqua. Gli scatti di Ermanno Mancusi affiancheranno il dibattito sui distillati a base di agave dell’11 aprile, mentre il 16 maggio sarà la volta dei liquori e degli amari da sempre presenti nelle case degli italiani, trasformati in simpatiche illustrazioni dal fumettista Gabriele Pino. Il 13 giugno tornerà il rum, con il mondo del tiki e le creazioni di Marco Cimberle. Sarà il gin, con tanto di tonica, a chiudere il ciclo il 27 giugno.

Parallelamente si svolgeranno i “racconti del vino”, che saranno inaugurati dal Nebbiolo il 15 febbraio; seguirà un appuntamento con Jacopo Dosio – sommelier di Piazza Duomo ad Alba – che il 12 marzo svelerà al pubblico le referenze più amate dai maestri del vino. Il 9 maggio lo scrittore Gabriele Rosso racconterà le bottiglie che gli hanno fatto cambiare idea sul vino per poi passare il testimone a Vittorio Rusinà, proprietario dell’edicola di Cavoretto, con il suo excursus sulla storia del web del vino piemontese. Completa la serie il viaggio alla scoperta dei vini del Sud della Francia guidato da Dario Pepino, fondatore della piccola distribuzione di vini francesi L’Etiquette.

Dispensa Torino Enoteca
Galleria Subalpina
P.za Castello, 9 – Torino

Dispensa Torino

“Merenda con racconto” di Casa Bi, Milano
La nuova costola del Gruppo Bioesserì propone una merenda per favorire la socializzazione dei più piccoli: dal 1 febbraio e fino alla fine aprile, ogni martedì e giovedì pomeriggio, i bambini di età compresa fra i tre e i sei anni saranno accolti da Casa Bi, nella location di City Life, per ascoltare le letture guidate da Roberta Bianchi e immergersi in avventure fantastiche capaci di stimolare curiosità e riflessioni sulle tematiche più svariate. I libri illustrati di autori italiani e stranieri saranno un veicolo per parlare di amicizia e inclusione, ma anche delle difficoltà della vita, sempre con un tono giocoso e spensierato.

Casa Bi Contemporary Bistrot
Piazza Tre Torri, CityLife – Milano

Casa Bi

“Social Table” di Essenziale, Firenze
Il progetto di ristorazione dall’anima ribelle nato a Firenze circa otto anni fa, nel 2024 ricomincia da tre: tre spazi e tre esperienze, con offerte e fasce di prezzo differenti, ma un unico mood votato alla “semplificazione”. Accanto alla proposta più elegante del “Casual Fine Dining” e a quella dedicata alla tradizione rivisitata del “Fast and Casual”, troviamo il “Social Table”: un tavolo conviviale per un massimo di dodici coperti è stato scelto per raccontare i prodotti e i produttori che si celano dietro i piatti di Essenziale. Ogni serata sarà interpretata in modo diverso, senza però dimenticare il significato primario del format: stare insieme (mangiando e bevendo).

Essenziale
Piazza di Cestello, 3R – Firenze

Numeroundici, Pisa
Il Numeroundici non è un format, ma uno stile di vita. Un locale in cui fare un salto nella pausa pranzo, fare merenda nel pomeriggio, cenare con gli amici senza dilapidare un patrimonio o mangiare un dolcino dopo il cinema. Studenti e professori dell’Università di Pisa, ma anche turisti e simpatici vecchietti, affollano le sale di un ristorante senza camerieri: entri, ti avvicini al bancone per leggere il menu del giorno dalla grande lavagna (sempre incredibilmente vario e multietnico), ordini e mentre aspetti ti apparecchi un posto su uno dei grandi tavoloni prendendo la tovaglietta di carta gialla, il bicchiere e le posate dallo scaffale. Inutile precisare che non si accettano prenotazioni, dunque bisogna prepararsi a parlare di teoria delle stringhe e ripassare le lingue straniere, dialetti inclusi.

Numeroundici
Via S. Martino, 47 – Pisa

“Cena con il vignaiolo” di Ùmmara, Scicli
Ùmmara è una vineria con cucina nata dalla passione di Giuseppe Fiorilla, che è riuscito a trasformare un delizioso angolo di Scicli dando concretezza a un sogno giovanile: una vite pendente, i tavoli di legno, le risate della gente sono il cuore di questo locale, un manifesto di identità culinarie ed enoiche che partendo dai sapori dell’isola cercano connessioni in giro per il mondo. Dalla cucina al vino, ogni contaminazione viene “ricomposta dall’eclettismo siciliano, con cura, a cuor leggero”. In questo clima di fruttuosa mescolanza, si colloca la “cena con il vignaiolo”: una serata conviviale in cui i produttori – siciliani e non – si alternano per raccontare vini (naturali) e territori. Giovedì 8 febbraio si terrà il primo appuntamento dell’anno con Salvo Foti – uno dei fautori del rinnovamento della viticoltura isolana – che condurrà i partecipanti alla scoperta della filosofia de “I Vigneri”.

Ùmmara
Via Aleardi, 9 – Scicli (Ragusa)

Ùmmara

“Juicy Wine Club” di This is juice, in giro per l’Italia
Gianluca, Claudio e Alessandro di This is juice – famosi per il podcast del lunedì dedicato al presente e al futuro dell’enogastronomia – hanno lanciato un nuovo format “fisico” incentrato sul vino: degustazioni alla cieca con un gruppo di sconosciuti pronti a condividere passioni, idee e pensieri attorno a un tavolo decisamente democratico. Il primo appuntamento del 2024 si è svolto il 28 gennaio nella location di Ferdy Wild in Val Brembana e ha visto come protagonisti i loro Vigneron, degustati con i formaggi di Ferdy. Non esiste ancora un’agenda ben definita per i prossimi incontri, ma presto il progetto potrebbe estendersi al cibo.

Laboratorio di Antropologia del Cibo (LAC), Milano
Chiudiamo la carrellata con un vero e proprio laboratorio, sotto certi versi simile a una scuola di cucina, ma molto più “personale” e molto meno tecnica. Il LAC è un osservatorio sulle culture del mondo, lette e interpretate attraverso il cibo e la cucina, veri e propri mezzi di comunicazione universali. I venticinque corsi proposti da altrettanti docenti superano il concetto di “etnia”, mettendo al centro la personalità degli chef che si fanno portavoce dei loro Paesi di origine raccontando ricette, ma anche storie di vita. E tutti i presenti sono invitati a fare altrettanto.

LAC Laboratorio di Antropologia del Cibo
Via Privata Metauro, 4 – Milano

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