Lontana dal brulichio turistico e immersa nell’altopiano delle Murge, a poco più di venti minuti di auto (circa ventuno chilometri) da Taranto, sorge la cittadina di Grottaglie, che quest’anno ospita l’evento Forma (11 agosto dalle 19:00 in piazza San Francesco), un nuovo progetto che mira a valorizzare un luogo da sempre conosciuto per la sua tradizione secolare, quella della ceramica.
In particolare, dalla terrazza San Francesco, in pieno centro storico, per una notte si susseguiranno esibizioni di musica elettronica con diversi artisti, accompagnate dalla tradizionale cucina locale e dalla tipica birra tarantina, Raffo, nata nel 1919 che sarà beer partner dell’evento con la sua nuova Raffo Lavorazione Grezza. Gli altri drink partner saranno Gin Engine e Fever-Tree, per un binomio fatto di nuovi aromi e spezie in grado di creare sapori inediti, soddisfando così la domanda di un consumatore sempre più consapevole. E ci saremo anche noi de Linkiesta Etc in qualità di media partner (qui potete registrarvi per accedere all’evento).
I residenti di Grottaglie sono abituati a una città che da sempre mescola le tradizioni della cultura mediterranea con la modernità dell’arte contemporanea, e infatti qualche settimana fa hanno accolto il Kriptalys Village, che – proprio come il Forma – promuove il territorio, mettendo in luce i suoi luoghi più caratteristici, abbinando un contesto storico con la sperimentazione musicale con musica funk, afrobeat jazz, sonorità downtempo, elettronica sperimentale e techno.
L’intrattenimento estivo prosegue anche tra i vicoletti e le piazze del centro grazie alle storiche botteghe artigiane che conservano l’anima pugliese e ne tramandano l’essenza con la produzione di creazioni antiche, per citarne alcune: capasone (maestoso contenitore di vino), limmu (recipiente per conserve), cofnu (antenato della lavatrice), pumi, albarelli, ciarle e persino oggetti sacri, come ampollose acquasantiere.
La passeggiata tra la storia di Grottaglie parte da una scalinata, quella che permette di accedere al quartiere delle Cammennere, come viene chiamato dai cittadini del posto, ossia dei camini. In realtà, se si vuole cedere a un racconto più romantico, trattandosi di arte, il termine “Cammennere” sembrerebbe richiamare alle “Camenae”, le muse italiche invocate dal drammaturgo greco Livio Andronico. Qui sorgono i laboratori artigiani, alcuni nati dai primi dell’Ottocento e che hanno lasciato un’eredità inestimabile di creazioni di altissima fattura e che hanno contribuito a rendere la città un’eccellenza della ceramica salentina.
Tra le varie gravine da visitare, una in particolare è quella di San Giorgio, considerata come la madre del “Quartiere delle Ceramiche”, perché tra le più antiche esistenti, con affreschi che gli conferiscono un’aura pittoresca. Proseguendo ci si ritrova alla bottega della famiglia Vestita, acquisita da Carmelo Vestita, tra i più noti ceramisti grottagliesi, e che oggi il bisnipote Cosimo amministra, dando continuità alla tradizione familiare organizzando mostre artistiche e convegni tematici.
E non è finita qui. In via Crispi, al civico 67-69, si arriva al museo della ceramica con diverse sale tematiche che ripercorrono cronologicamente la storia della città e dei popoli che si sono susseguiti e che hanno lasciato un loro segno distintivo con le propria cultura. Il piano superiore è oggi dedicato alla fase della decorazione, quella inferiore ai manufatti più contemporanei. In mostra sono esposti più di quattrocento oggetti tra resti archeologici, maioliche, presepi, ceramica artistica storica e attuale.
Ma la storia di Grottaglie non è legata solo alla ceramica. Passeggiando tra i vicoli del centro storico, ad esempio, si ammirano costruzioni architettoniche legate al culto religioso, tra cui la Chiesa neoclassica di San Francesco de Girolamo, al cui interno si possono ammirare le reliquie dell’omonimo santo. Gli affreschi interni sono un tributo ad alcune scene bibliche, tra queste, ad esempio, il martirio di San Bartolomeo.
Molto caratteristica per le fondamenta su cui si staglia è poi la Chiesa della Madonna del Carmine, chiamata anche la Chiesa Matrice di Grottaglie che infatti è stata costruita su un’antica grotta. La costruzione è risalente al 1372 e come indica l’iscrizione sulla facciata è opera dell’architetto Domenico di Martina.
Grottaglie, però, vuole anche guardare al futuro. A dimostrarlo sono due esempi luminosi. Il primo riguarda l’ambito artistico in particolare, la street art dell’artista locale Paolo Carriere, formatosi all’Accademia delle Belle Arti di Lecce, che decora le mura cittadine con i disegni dei personaggi più noti dei cartoni degli anni Novanta.
Il secondo esempio si lega, invece, all’ambito di ricerca scientifico. Infatti, a Grottaglie, sorge un hangar, ancora in fase di completamento, lungo il perimetro dell’aeroporto Arlotta. Lo spazio nasce non soltanto per ampliare l’area di atterraggio e decollo di grandi aerei, ma anche per dare vita a un edificio polifunzionale dedicato alla ricerca aerospaziale con un museo per i visitatori che amano i voli spaziali.
Alla fine del tour non resta altro che gustare i sapori locali. L’anno scorso in via Risorgimento 83 è nato Céramique, un locale che fonde ceramica e art déco, immerso nel centro storico di Grottaglie, con una selezione di prelibatezze culinarie e cocktail dall’ispirazione parigina, dove Francesco, il suo proprietario, si è formato.
L’11 agosto, quindi, sarà l’occasione giusta per trascorrere una serata estiva all’insegna di musica e buon cibo (un altro indirizzo che vi consigliamo è il ristorante La Luna Nel Pozzo, gestito da Maria D’Acunto e Manolo Ghionna), ma anche per scoprire una città ancora lontana dal turismo di massa, che offre vedute mozzafiato, esperienze culinarie e immersive in un luogo storicamente suggestivo.