Free to be iconicAI e smartphone: magic touch e filtri per una vita iconica

A tu per tu con Tancredi, cantante e talent protagonista della campagna social “Free to be iconic” di Xiaomi Redmi Note 14 Series. Racconti di vita quotidiana per diventare registi in poche mosse (e con l’aiuto dell'intelligenza artificiale).

Free to Be Iconic, video con Tancredi. Courtesy of Xiaomi

Per approfondire il rapporto tra immagine e talento abbiamo intervistato, in occasione del lancio del nuovo Xiaomi Redmi Note 14 series, uno dei talent della campagna “Free to be iconic”, il cantautore emergente milanese Tancredi Cantù Rajnoldi, in arte Tancredi.

Talento a portata di smartphone oggi non è un modo di dire ma una realtà. Abbiamo voluto testare anche noi  de Linkiesta Etc le nuove funzioni di Redmi Note 14 Series come la cancellazione dell’immagine  attraverso un touch e l’espansione delle foto con l’Intelligenza Artificiale, ricostruendo le aree tagliate dall’immagine. Con l’opzione “Film senza Ai”, invece, è possibile selezionare i video girati, inserendoli nel vlog e creando dei brevi film, come se fossero dei reel su Instagram. Ma non ci siamo fermati qui: il design del modello resiste a mille avventure: dal miglioramento della resistenza alle cadute alla resistenza all’acqua e alla polvere (sì abbiamo girato un video dopo che un bicchiere d’acqua si è rovesciato sul Redmi Note 14 Pro Plus 5G) . Si ricarica completamente in ventidue minuti, e resiste alle temperature fino a meno venti gradi centigradi. E ancora è munito di traduttore, correttore, generatore di sottotitoli e prende appunti durante le riunioni, grazie all’aiuto di un assistente AI che genera immagini partendo da prompt e suggerimenti. Di questo e molto altro abbiamo parlato con Tancredi.

Che rapporto hai con l’immagine, sia fotografica sia video? Nel girare la campagna ti sei sentito più creator o cantante?
Penso che l’immagine sia molto importante perché è la prima cosa che le persone vedono di te e di quello che fai; quindi, crea una prima chiave di lettura. Personalmente ci tengo molto a essere parte integrante della direzione creativa del mio progetto, da tutti i punti di vista, compresa sia l’immagine fotografica sia il video. Girare la campagna con Xiaomi per il lancio di Redmi Note 14 Series è stato molto divertente. Mi sono sentito un po’ più creator del solito, ma sempre con la mia visione da cantante.

Oggi per un giovane artista quanto è importante avere una presenza anche visiva sui social, ma anche fuori?
Oggi per un artista la presenza visiva è fondamentale. Sui social si ha l’opportunità di raccontarsi in modo autentico e creare un dialogo diretto con chi ti segue. Io non ne vado matto, ma di recente ho aperto un gruppo WhatsApp con alcuni fan ed è divertente poter condividere qualche spoiler o pensiero con una cerchia più ristretta. Ma anche, e soprattutto, fuori dai social è importante. Tutto contribuisce a costruire l’immaginario che le persone associano a te. È una sfida continua, ma anche una grande possibilità di espressione.

La tua musica unisce elementi rap, pop e cantautorato: come nascono le tue canzoni e quali sono le influenze che più ti hanno segnato come artista?
Non ho uno schema preciso per la costruzione delle mie canzoni, però solitamente capita che io mi appunti delle frasi e dei pensieri, che restano lì nelle note del cellulare. Poi in un momento di ispirazione, se per esempio mi ritrovo a sentire una progressione armonica o ho una melodia in testa, utilizzo quelle stesse frasi per costruirci sopra una canzone.

Quanto conta per te raccontarti attraverso i testi e come trovi il giusto equilibrio tra introspezione e messaggi per il pubblico?
Per me conta tanto raccontarmi attraverso i testi. Sia la mia parte più introspettiva, che quella più ironica, o nostalgica, e così via. Tendenzialmente scrivo le canzoni seguendo ciò che piace a me, per poi cercare di tradurre al meglio una sensazione che sto provando o un qualcosa che mi è successo in modo tale che il pubblico possa empatizzare con me e con la mia canzone. Non cerco di scrivere una canzone per il pubblico a tavolino, perché secondo me è il momento in cui non fai più musica perché vuoi farla.

Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro, sia a livello creativo sia professionale?
È appena uscito il mio nuovo singolo “BELLADAMORIRE” in cui ho collaborato con Lil Busso. Inoltre, al momento sto lavorando al mio disco, che è quasi pronto. L’idea è quella di raggruppare un po’ tutte le tracce che negli anni mi stanno colpendo di più, soprattutto dal punto di vista della particolarità: sia del messaggio che sonora. Quindi per il momento il mio obiettivo, sia creativo che professionale, è chiudere il disco e poi fare i live. Ho in mente di fare dei live molto movimentati, in cui si passa da un dj set con brani prodotti da me, sia remix di mie canzoni che remix di altri pezzi non miei, per poi per fare cose più suonate con la band.

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