FRONT ROW #1Un dialogo intimo e sincero con Carla Sozzani, oltre le prime file delle sfilate

Al Teatro Franco Parenti, Andrea Batilla e Giuliana Matarrese hanno intervistato Carla Sozzani per la prima puntata del podcast live Front Row. Una chiacchierata senza filtri, sincera e fuori dai soliti perimetri moda, ora disponibile su Youtube e Spotify

Ph. Lara Volpato

Il 20 gennaio si è tenuta al Teatro Franco Parenti la prima puntata di “Front Row”, il live podcast di Linkiesta Etc ideato da Andrea Batilla e Giuliana Matarrese che parla di moda (e non solo) a teatro, con ospite speciale Carla Sozzani.

Cinquecento ospiti per assistere al dialogo sincero e senza fronzoli con una delle donne che hanno plasmato la moda, l’arte e il design degli ultimi decenni. Carla Sozzani ha condiviso storie, e raccontato curiosità e retroscena del suo lavoro e della sua vita privata, ricordando artisti e professionisti con cui ha lavorato durante la sua lunga carriera, partendo dalla sua recente biografia scritta da Louise Baring “Carla Sozzani: Arte, vita, moda”, edita in Italia da L’ippocampo. «Silvano Malta? Di lui ricordo che gli piaceva collezionare diamanti, perché diceva che gli davano sicurezza», ha raccontato sul palco.

Durante l’intervista ha menzionato in particolare la profonda amicizia e il legame professionale che la univa allo stilista Azzedine Alaïa, genio e sregolatezza allo stato puro; e ancora le avventure fotografiche con Paolo Roversi: «In India fummo circondati da una quantità di gente che spingeva le pareti di questa struttura velata dove stavamo scattando sulla spiaggia perché avevamo sottovalutato che la modella non era completamente vestita, e lì ci spaventammo molto».

Meno spericolati e imprevedibili erano invece gli incontri con Walter Albini. «Uscivamo a cena tutti insieme, allo stesso tavolo – racconta Sozzani –. Tutte le sere verso le 22:00 ci trovavamo lì. Walter era di una bellezza straordinaria, un esteta totale. La cosa che mi affascinava era il modo in cui disegnava: disegnava tutto come l’avrebbe fatto, non ho mai conosciuto nessuno così».

La chiacchierata si è conclusa con il ricordo della sorella Franca Sozzani, una donna che ha segnato un punto di svolta nell’editoria di moda. Carla ha raccontato di quando lavoravano insieme da Condé Nast: «avevamo il privilegio di stare nello stesso immobile da sole, condividevamo il guardaroba e i set fotografici con piena libertà di sperimentare».

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