Il mercato della canapa sta destando un interesse sempre più significativo anche grazie alla quantità e alla varietà di prodotti derivati che si possono trovare in commercio. Ne parlo con il team di Weedzard, che ci offre spiegazioni accurate anche in merito ad aspetti più tecnici sull’erba legale e i suoi derivati. Per esempio, non tutti sanno che nella pianta della canapa ci sono composti chimici come i flavonoidi e i terpeni, ma ciò che più conta è che al suo interno sono stati trovati più di 100 tipi diversi di cannabinoidi. La scienza ha sempre nutrito un interesse particolare nei confronti della canapa, come dimostra il fatto che solo a proposito degli effetti curativi possibili sono state condotte più di 25mila ricerche.
Il demone del THC
Nel tempo le indagini si sono focalizzate in modo particolare sugli effetti terapeutici del THC, che ha anche il potenziale difetto di provocare effetti psicotropi. Dagli anni Ottanta in poi si è iniziato ad analizzare l’effetto del THC e quello del CBD; si è verificato, così, che nel nostro corpo sono presenti recettori differenti per tutte e due queste sostanze. In particolare, i recettori che rispondono in misura più significativa agli stimoli indotti dal THC si trovano nelle cellule adipose, nel fegato e soprattutto nel sistema nervoso centrale. Nel cervello, tali recettori sono situati in quelle aree che sono deputate alla regolazione dell’appetito, alla gestione della memoria e alle emozioni, tra cui la paura. Insomma, sono proprio questi i recettori da cui dipendono gli effetti psicoattivi determinati dal THC.
Le caratteristiche del CBD
Per quel che riguarda il CBD, invece, il discorso è leggermente diverso, dal momento che a tale sostanza non vengono riconosciuti effetti psicotropi: esso, in pratica, agisce sui recettori di cui abbiamo parlato in precedenza con un’affinità molto limitata. Viceversa, il CBD ha effetti curativi di grande rilevanza, sia per il trattamento del dolore cronico che per l’attenuazione delle infiammazioni. E non è tutto, perché esso si caratterizza anche per un’azione neuroprotettiva: questa è la ragione per la quale si ricorre (anche) al CBD per alleviare i sintomi della sclerosi multipla e di altre patologie neurodegenerative. La sostanza, inoltre, viene utilizzata per il trattamento dei disturbi d’ansia, delle vertigini e dell’epilessia.
Come vengono sintetizzati i cannabinoidi
L’acido olivetolico è il precursore comune che rende possibile la sintesi dei cannabinoidi: a seconda delle reazioni biochimiche che vengono ricercate, infatti, si può giungere alla trasformazione in CBD o in THC. Questa è la ragione per la quale le concentrazioni di queste due sostanze possono variare tra piante diverse. Nel nostro Paese solo alcune tipologie possono essere coltivate e messe in vendita: quelle nelle quali la concentrazione di THC non supera lo 0.2%.
Gli usi della canapa in cucina
I semi della cosiddetta erba legale possono essere utilizzati in cucina per un ampio ventaglio di preparazioni. Basti pensare, per esempio, all’olio di canapa, che deve essere utilizzato a crudo se si vuol essere certi di conservare le sue proprietà nutritive. Vi si può ricorrere per condire le insalate e offre numerosi benefici per la salute e il benessere dell’organismo: esso, infatti, è prezioso per la prevenzione dei dolori muscolari e per la cura delle artriti, ma è consigliato anche in caso di dolori articolari, di artrosi e di affezioni della pelle quali le micosi, la psoriasi e le dermatiti.
Che sapore hanno i semi di canapa
L’olio di canapa si caratterizza per un sapore molto peculiare e difficile da confondere, che può richiamare alla mente il gusto della nocciola. Lo stesso vale per la farina di canapa, che viene ottenuta dai semi di canapa sativa macinati. Questo ingrediente può essere adoperato per cucinare le torte, i biscotti e molti altri dolci, ma anche per preparare il pane fatto in casa, come una qualsiasi altra farina. Le sue proprietà riconosciute riguardano la capacità di regolare il sistema ormonale e di rendere più forte il sistema immunitario. Per quel che riguarda i semi di canapa, invece, sono consigliati per la preparazione di salse e condimenti (il pesto, per esempio), ma anche di frullati, di stuzzichini e di prodotti da forno salati. Si trovano in vendita sia decorticati che integrali, e possono essere consumati anche al naturale; se lo si desidera, però, è possibile tostarli in forno.
Il THC nei semi
Vale la pena di precisare che nei semi non ci sono tracce di THC: insomma, chi teme di incappare in potenziali effetti psicoattivi non ha alcun motivo per preoccuparsi. Questi semi possono essere consumati da tutti e a qualunque età, anche perché sono una fonte eccellente di proteine, con proprietà antinfiammatorie e antiossidanti che sono importanti, tra l’altro, per la salute del cuore. Va menzionato anche il notevole apporto di minerali e di vitamine: insomma, si tratta di un alimento decisamente nutriente, con un contenuto adeguato di omega 3 e omega 6, perfetto anche per chi segue una dieta vegana o vegetariana.
Il mercato della cannabis light
Il settore della cannabis light coinvolge solo in Italia circa 800 aziende agricole per un totale di più di 10 mila addetti, mentre le imprese dell’indotto, che si occupano della trasformazione della canapa e della vendita dei prodotti derivati, sono circa 1.500. nel complesso, il fatturato è di oltre 150 milioni di euro. Una ragione della crescita del mercato va identificata nella legge n. 242 del 2016, che ha permesso di regolamentare il settore e lo ha disciplinato portando un po’ di chiarezza in questo ambito.
I servizi di consegna a domicilio
Nel frattempo i grow shop che hanno iniziato a moltiplicarsi, soprattutto nelle grandi città, hanno introdotto servizi nuovi, tra cui la consegna a domicilio. Il marijuana delivery non solo viene effettuato in tempi rapidi, ma soprattutto ha il pregio di garantire la riservatezza dei clienti: tutti gli articoli che vengono ordinati, infatti, sono recapitati all’interno di pacchi anonimi, a tutela della privacy degli acquirenti che potrebbero non voler far sapere che cosa hanno comprato. Attorno all’erba, anche se legale, i pregiudizi che aleggiano sono ancora troppi.