Il vaccino sviluppato da AstraZeneca e dalla Oxford University è stato autorizzato per l’utilizzo nel Regno Unito, che ne ha ordinate 100 milioni di dosi. Per l’approvazione nell’Unione europea potrebbe volerci più tempo, ma Bruxelles ne ha già prenotate 400 milioni di dosi.
L’approvazione di un altro vaccino, dopo quello di Pfizer e BioNTech, è una buona notizia che arriva al termine di un anno in cui sembrerebbe di non averne avute. Non a caso si è parlato moltissimo di doomscrolling: il gesto di scorrere le notizie negative sullo schermo dello smartphone o del computer.
Con la pandemia che ha provocato quasi 1,8 milioni milioni di morti, la conseguente crisi economica, e poi gli incendi devastanti in Australia, le inondazioni che hanno colpito diverse regioni in tutto il mondo, l’invasione di locuste che si fa strada in Africa, Asia e Medio Oriente, la notizia del vaccino – anzi dei vaccini – sembra una piacevole eccezione.
È stato un risultato sorprendente soprattutto per l’efficacia dei nuovi farmaci e per la rapidità con cui è stato raggiunto questo risultato. Ma non è l’unica notizia rilevante del 2020 in ambito scientifico: il continente africano è stato dichiarato libero dalla Polio, come annunciato lo scorso 25 agosto 2020 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, in quanto sono trascorsi quattro anni dall’ultimo caso registrato. E due mesi prima la stessa Organizzazione aveva dichiarato la fine di un’epidemia di Ebola che si era sviluppata nell’agosto del 2018 nella Repubblica Democratica del Congo. Era la seconda più grande epidemia di Ebola del Paese, ma una profonda campagna di vaccinazione che ha interessato oltre 300mila persone, ha salvato moltissime vite.
Lo scorso 26 ottobre negli Stati Uniti è nata una bambina da un embrione congelato 28 anni fa, appena 18 mesi dopo la nascita della donna che ha portato avanti la gravidanza. È stato un grande risultato nel campo della procreazione assistita, che dimostra di poter allungare i tempi di conservazione degli embrioni garantendo comunque la gravidanza.
In quegli stessi giorni veniva annunciata un’altra grande scoperta, in un altro settore: la Nasa ha rilevato per la prima volta la presenza di acqua nell’emisfero della Luna visibile dalla Terra. Mentre pochi giorni fa la missione spaziale cinese Chang’e 5 ha riportato sul nostro pianeta circa 2 chili di rocce lunari, le prime ad arrivare qui negli ultimi 44 anni. E per restare in tema, SpaceX è diventata la prima azienda privata a inviare due persone, Doug Hurley e Bob Behnken, verso la Stazione spaziale internazionale. Era il 31 maggio scorso.
Il 2020 però è stato anche un anno di conquiste sociali. L’ultima in ordine di tempo è la legalizzazione dell’aborto in Argentina. Martedì il Senato dello Stato sudamericano ha approvato, dopo l’ok della Camera, il disegno di legge che legalizza l’interruzione volontaria di gravidanza, precedentemente ammessa solo in caso di stupro o di comprovato pericolo per la salute della donna.
In Italia invece la Camera dei Deputati ha approvato, lo scorso 4 novembre, la legge Zan contro l’omotransfobia, la misoginia e le violenze ai danni di persone con disabilità. Dovrà essere votata anche dal Senato, ma la prima approvazione è un segnale incoraggiante: colpirà chi commette discriminazioni o violenze per motivi legati a sesso, orientamento sessuale, identità di genere o disabilità.
A giugno la Corte Suprema degli Stati Uniti aveva votato con una maggioranza di 6 a 3 per mantenere la legge sui diritti civili che protegge dalle discriminazioni i lavoratori Lgbtqi+: la legge prevede che nessuna persona può essere licenziata per il proprio orientamento sessuale, confermando la validità di una vecchia legge del 1964.
Anche nel Regno Unito ci sono stati due provvedimenti diretti ad abbattere muri nel campo dei diritti sociali. A novembre il parlamento della Scozia ha approvato il “Period Product Bill”, il primo provvedimento di legge al mondo che garantisce accesso gratuito agli assorbenti: adesso le autorità locali hanno l’obbligo di fornire in maniera gratuita assorbenti o prodotti per il ciclo mestruale a chiunque ne abbia bisogno.
E dal 2021 in tutto il Regno Unito gli uomini omosessuali e bisessuali potranno donare il sangue più facilmente: è stato eliminato il divieto di donare sangue ad almeno tre mesi dall’ultimo rapporto sessuale. In questo modo uomini gay e bisessuali – che sono in relazione stabile – saranno idonei a donare senza che sia richiesto loro alcun periodo previo di astensione sessuale. Per chi non ha una relazione stabile, invece, c’è ancora l’obbligo di astenersi dal sesso per tre mesi. Ma è comunque un piccolo passo avanti.
Il 2020 è stato un anno di proteste che hanno affollato le strade e le piazze di tutto il mondo. Quelle della scorsa primavera, immediatamente successive all’omicidio di George Floyd – partite dagli Stati Uniti e poi diffuse in tutto il mondo – hanno coinvolto attivamente circa 26 milioni di persone solo in America, dove il movimento Black Lives Matter ha trovato sempre più spazio e una voce sempre più forte contro le disuguaglianze sociali.
Merito anche dell’impegno di brand, attori, atleti scesi in campo al fianco dei manifestanti. Qui su Linkiesta avevamo raccontato l’impegno di Marcus Rashford, attaccante inglese del Manchester United, con la sua campagna #EndChildFoodPoverty. Come ha scritto il Guardian, «Rashford ha ricordato alla nostra società che il calcio può essere una forza motrice per la coesione e il bene comune, non ha criticato il governo ma ha fatto un appello a mettere da parte la politica per lavorare insieme a una soluzione di lungo termine alla povertà alimentare dei bambini nel Regno Unito».
I movimenti sociali del 2020 hanno portato un risultato immediato, visibile e inequivocabile anche negli Stati Uniti, dove le ultime presidenziali sono state un’affermazione della forza della democrazia americana: con oltre 160 milioni di voti, quelle del 3 novembre sono state le elezioni con la più alta affluenza di sempre nella storia del Paese, in cui entrambi i candidati hanno superato il record di preferenze totali prima detenuto da Barack Obama alle elezioni del 2008.
E sono state le elezioni che hanno portato alla Casa Bianca Kamala Harris nelle vesti di Vicepresidente. Harris è diventata così la prima donna non bianca nel suo ruolo in oltre 250 anni di storia.