Via libera nel Regno Unito al vaccino Oxford-AstraZeneca. L’ok è arrivato dall’Agenzia di regolamentazione dei medicinali e dei prodotti sanitari (MHRA). È il secondo vaccino ad essere approvato in anticipo rispetto al resto del continente dalla Gran Bretagna dopo quello della Pfizer.
La notizia è arrivata dopo la frenata di ieri da parte dell’Ema, l’autorità di controllo europea, che parlava di un probabile ritardo nel via libera a questo vaccino, escludendo un’approvazione nel mese di gennaio.
L’approvazione di Londra contrasta infatti con la cautela dell’Agenzia regolatoria del farmaco europea (Ema), che giusto ieri ha avvertito per bocca del vice direttore esecutivo Noel Wathionche che è «improbabile» che l’Agenzia riesca a dare il via libera al vaccino AstraZeneca-Oxford a gennaio poiché «non hanno ancora fatto domanda», e visto che «servono altri dati sulla qualità del siero». Un ritardo dovuto in sostanza a errori metodologici nella prima sperimentazione del candidato vaccino.
Il Regno Unito, ancora una volta, va per la sua strada, diventando così il primo Paese al mondo ad approvare l’utilizzo del vaccino targato AstraZeneca. «Il governo ha accettato oggi la raccomandazione dell’Agenzia di regolamentazione dei medicinali e dei prodotti sanitari (Mhra) di autorizzare l’uso del vaccino contro il Covid-19 sviluppato dall’Università di Oxford e AstraZeneca», si legge in una nota del ministero della Salute.
L’Italia ha puntato fortemente sul vaccino Oxford/AstraZeneca con la collaborazione della Irbm di Pomezia, come ricorda La Stampa: il governo ha prenotato, per i prossimi tre mesi, 16 milioni di dosi di vaccino AstraZeneca e 8,7 milioni di Pfizer-BioNTech, l’unico al momento approvato in Ue. Complessivamente, per l’intero piano vaccinazioni, il governo ha prenotato 202 milioni di dosi, 53,8 da Johnson & Johnson, 40,3 da AstraZeneca, altri 40,3 da Sanofi-Gsk, 30,2 da Curevac, 26,9 da Pfizer e 10,7 da Moderna.