Freschi, colorati, profumati e frizzanti: le bollicine sono il tratto inconfondibile dei cocktail “sparkling”, preparati con vini spumanti. E in Italia il protagonista indiscusso di questi cocktail è il Prosecco. Versatile, leggero, anche da solo è simbolo di allegria: se miscelato diventa il lasciapassare per un aperitivo senza pensieri. E scegliere un buon Prosecco, di qualità, è la prima carta da giocare per preparare cocktail come il Bellini o il Mimosa, lo Sbagliato o il Rossini, senza dimenticare l’immancabile spritz. Ma non basta: bisogna saper usare il Prosecco. Abbiamo chiesto a un vero esperto qualche consiglio per preparare al meglio questi cocktail. Simone Pifferi è il bar manager di Mad inside the box, locale di Riccione, e spiega che: «Il vino va sempre aggiunto dopo gli altri ingredienti. Se uso lo shaker, shakero prima il resto, verso il risultato nel bicchiere e unisco le bollicine, che se andassero nello shaker lo farebbero scoppiare; se preparo il cocktail direttamente nel bicchiere, preferisco comunque versare le bollicine alla fine, versando adagio e mescolando lentamente, per non far sgasare il drink. Il ghiaccio va messo dopo: se verso il vino sul ghiaccio fa solo schiuma, per questo è meglio unire i cubetti alla fine, sempre con molta gentilezza. La temperatura del vino deve essere quella di servizio: ci penseranno il ghiaccio o lo shaker a dare freschezza. Comunque meglio tenere il Prosecco in fresco fino al momento di usarlo». Una sua ricetta? Tre lamponi pestati, 3 cl di vodka, un centilitro e mezzo di succo di limone, due foglioline di basilico e zucchero a piacere; si shakera il tutto, si versa nel bicchiere e si uniscono bollicine fino a completare. Un perfetto esempio per iniziare questo piccolo viaggio nei cocktail preparati con il Prosecco.
Negroni Sbagliato
Il Prosecco che sostituisce il gin del Negroni classico è la caratteristica di questo cocktail nato al Bar Basso di Milano. Per prepararlo occorre un terzo di Prosecco (perfetto un DOC Treviso, fragrante e profumato, come “Il Fresco” di Villa Sandi“, un terzo di vermouth rosso e un terzo di bitter Campari. Si prepara direttamente nel bicchiere Old Fashioned con cubetti di ghiaccio e si guarnisce con la classica fettina di arancia.
Spritz
Tre parti di Prosecco, due parti di bitter, una spruzzata di selz o di soda e ghiaccio a cubetti per il drink più amato e diffuso di sempre. La ricetta è nota, la tecnica ormai ci è familiare. E se il popolo dello spritz si divide sulla scelta del bitter da usare, soprattutto tra Aperol e Campari, non ci sono dubbi sulla base, che deve essere rappresentata da un buon Prosecco.
Hugo
Due cucchiai di sciroppo di sambuco, foglie di menta fresca, una spruzzata di seltz e Prosecco: ideale per realizzare questo cocktail profumatissimo e leggero, originario dell’Alto Adige, è il Prosecco Superiore Valdobbiadene DOCG Valdo Marca Oro, snello e gentile, di moderato corpo, leggermente amabile.
Bellini
Nato nel 1948 da un’idea di Giuseppe Cipriani, patron dell’Harry’s Bar di Venezia, prende il nome dal suo colore rosato, in una dedica al pittore Giovanni Bellini. Si prepara con un quarto di purea di pesche bianche e tre quarti di Prosecco. Le pesche vanno schiacciate in un setaccio con la buccia, altrimenti il drink non avrà il suo caratteristico colore. Va bevuto appena fatto, o comunque in giornata, e per un risultato impeccabile va preparato d’estate, quando le pesche sono mature e profumate.
Rossini
Il fratello rosso del Bellini è dedicato al grande compositore pesarese e si prepara con 5 cl di purea di fragole e 10 cl di Prosecco, con l’aggiunta di qualche goccia di succo di limone.
Mimosa
La ricetta è semplicissima: 7,5 cl di succo d’arancia, 7,5 cl di Prosecco e una fetta d’arancia per decorare. Il miglior risultato si ottiene usando spremuta di arancia fresca, appena fatta, e un Prosecco di Masottina.
Tintoretto
La rassegna di long drink veneziani a base di frutta e bollicine continua con la dedica a un altro pittore. Questa volta a due terzi di Prosecco va unito un terzo di succo di melagrana.
Saint Germain
Prende nome dal liquore francese profumato di sambuco che caratterizza il drink: 5 cl di St. Germain, 7 cl di Prosecco (perfetto il Ca di Rajo Epsilon Doc Treviso ICE), 2 cl di soda. Si prepara direttamente nel bicchiere, dove si aggiungono, oltre ai cubetti di ghiaccio, fettine di lime e foglioline di menta. Se piace, si può invece unire un mix di frutta fresca. Si tratta di una variante italiana di un cocktail che in Francia si prepara con lo Champagne.
Blue Prosecco
Coloratissimo, si prepara con 3 cl di succo di pompelmo, 1 cl di blue curacao e 3 cl di Prosecco extra dry.
Spritz Rosé
Stesse proporzioni del classico Spritz, ma si usa il nuovo arrivato, il Prosecco Rosè (perfetto il DOC Rosé Millesimato Val D’Oca).