Drink mapI cocktail bar di Milano per chi ama bere bene e odia annoiarsi

Dal nuovo locale con i drink a base di assenzio alla microdistilleria di gin nel quartiere Isola: sei indirizzi per chi cerca un’esperienza fuori dagli schemi per una mixology di alto livello

Ph. Stefania Zanetti (Ufficio Stampa Norah Was Drunk)

Tra cocktail bar, birrerie, caffè e locali difficili da inscatolare in una categoria, Milano conta più di 1.500 attività commerciali che servono bevande alcoliche per tutti i gusti e le personalità. La pandemia, stando ai dati della Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe), ha inflitto un duro colpo alla nightlife meneghina, con 567 serrande chiuse a fronte di un esiguo +166 di nuove iscrizioni.

Ciononostante, il capoluogo lombardo rimane il cuore pulsante dell’arte del “bere bene”, ma l’imbarazzo della scelta ci porta spesso a rimanere nella nostra comfort zone composta da quei quattro o cinque indirizzi che rappresentano per noi una certezza. Rinunciare alle suggestioni della sperimentazione è però un enorme peccato, soprattutto in una città in fermento come Milano. Se siete alla ricerca di idee, ci permettiamo di consigliarvi sei cocktail bar che – a modo loro – escono dagli schemi e sono in grado di sorprendere. 

Il nostro breve viaggio inizia a Lambrate, un quartiere noto più per la birra (citofonare in via Golgi 60 e in via Adelchi 5) che per la mixology. Il Norah was drunk, in via Porpora 169, vuole invertire la tendenza. Aperto nel febbraio 2022, questo piccolo locale dall’atmosfera soffusa offre una drink list di 14 cocktail a base di assenzio. Troppo forti? Niente affatto, perché le doti di Nicolò Caramiello, che riconoscerete dai suoi inconfondibili baffi dietro al bancone in marmo verde del Guatemala, rendono questi drink equilibrati e dissetanti. In più, l’offerta gastronomica di Stefano Rollo propone converse di pesce portoghesi, salumi di vario genere e ostriche. 

Ci spostiamo a questo punto tra Palestro e Porta Venezia, in via Kramer 20, dove il bar Goto vi offrirà un ottimo gin tonic con ghiaccio giapponese. Sì, quello che non si scioglie e che non annacqua il drink grazie al suo spessore e alla sua dimensione perfettamente quadrata. Qui potete gustare aperitivi a base di sfiziose tartine sorseggiando vini naturali o drink fatti con cura, seduti attorno al loro inconfondibile (ed elegante) bancone in legno.

Prendiamo la linea M1 della metropolitana, cambiamo con la verde a Loreto o Cadorna e dirigiamoci verso il Naviglio Pavese, in via Conchetta 20, dove è impossibile resistere al fascino e al mistero della Sacrestia Farmacia Alcolica. Un’opera d’arte fatta a locale, che sta vivendo la sua terza vita. Fino agli Anni 50 è stata una casa chiusa, poi è divenuta una farmacia a causa dell’intervento della Curia, e infine un cocktail bar. La Farmacia Alcolica ha resistito a queste transizioni, mantenendo la sua struttura originale e un inconfondibile arredamento in stile barocco: troverete quadri e affreschi, statue, sedie in velluto rosso e (tanti) specchi. Senza dimenticare gli alambicchi, le ampolle e i barattoli in vetro, esposti per ricordare al cliente che ogni drink è come se fosse una pozione magica. 

Nello stile della Farmacia Alcolica, in fondo al Vicolo dei Lavandai, al Morgante Cocktail & Soul potete sorseggiare drink sartoriali in un’atmosfera cordiale ed evocativa. Questo bar, che è anche ristorante, sorge dove un tempo spiccava una galleria d’arte frequentata da nobili e pittori. Ora, è il locale perfetto per rifugiarsi dalla frenesia dei navigli. 

A una decina di minuti a piedi dal Morgante, in via Savona 1 (zona Solari), vi consigliamo il Carico Milano, un «casual cocktail bar» aperto a inizio 2020 e già inserito nella Best Discovery di The World’s 50 Best. Stile urban, mood newyorkese e creatività meneghina: da Carico – nato su iniziativa di Dom Carella e Lorenzo Ferraboschi – nulla è lasciato al caso, dato che ogni singola pietanza del menu è sapientemente abbinata al suo vino o al suo drink. 

Passiamo oltre. Tutti, o quasi, ne hanno sentito parlare. In pochi, però, hanno varcato quella soglia. Stiamo parlando del 1930, lo speakeasy e secret bar più celebre di Milano. Di recente ha lanciato una nuova drink list esclusivamente dedicata all’Africa, con cocktail che richiamano i profumi (legno di sandalo, argilla, banana), l’estetica e le tradizioni del continente. Il 1930 si trova nei pressi di Piazza 5 Giornate. Anche se scrivessimo l’indirizzo, non sarebbe sufficiente per accedere al locale. Per farcela è necessario diventare clienti affezionati Mag Cafe sui navigli (Ripa di Porta Ticinese 43) ed entrare nel loro circolo di conoscenze: «Devi avere dei gusti in linea con il 1930. Se ad esempio prediligi vino o birra, non fai parte di quel target. Non serve telefonare al Mag e chiedere l’indirizzo del 1930. Non funziona così. Quando lo riteniamo opportuno, forniamo noi la tessera e le informazioni necessarie per entrare», ha detto Flavio Angiolillo, co-responsabile del progetto 1930, in un’intervista

Il cocktail The way of water della nuova drink list del 1930

Per chiudere, se vi trovate nel quartiere Isola e amate il gin, fate tappa in via Pastrengo 11. Qui vi attende The Botanical Club, che è al tempo stesso un cocktail bar e una microdistilleria di gin. Il liquore è prodotto direttamente nel locale, in un alambicco da 150 litri di fianco alla cucina. I barman hanno a disposizione più di 100 etichette diverse: un luogo per veri cultori del gin. 

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