Gli incorreggibili Il miraggio della sinistra buona di fronte alla destra cattiva

Sono almeno trent’anni che i sogni dei progressisti vengono infranti, ma tutti si rifiutano di riconoscere la realtà per quel che è. Per loro si tratta solamente di un’incomprensibile ma correggibile malformazione in un corpo altrimenti sano

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Sono almeno trent’anni che l’osservatore di sinistra osserva la sinistra non diventare ciò che essa non ha nessuna voglia di diventare. E almeno da trent’anni l’osservatore di sinistra si rifiuta di osservare e riconoscere quella riluttanza, facendo le viste che si tratti di errori, di ritardi, dell’incapacità di capire, dell’incapacità di rischiare, dell’incapacità di rinnovarsi e di rinnovare e, insomma, che si tratti di tutto, ma proprio di tutto, tranne di ciò che è palesemente e irrevocabilmente.

Non un difetto, ma una caratteristica; non la sofferta rinuncia a un profilo alternativo, ma la riaffermazione convinta di quello più aderente e identitario; non il ripudio delle ragioni che ne determinano l’arretratezza rispetto alle ambizioni di superamento in cui si intestardisce l’osservatore di sinistra, ma la convinzione che sia semmai questione di riproporle interpretandole meglio. Che sia questione di essere veramente sinistra, insomma.

E così il partito dei pensionati e dei ministeriali, delle patrimoniali democratiche e delle tasse bellissime, dell’Atac e delle italiche compagnie di Bananas, del populismo gentile e delle manette anti-impunitiste, del provincialismo tecnologico e dell’esproprio dei brevetti, della centralità del parlamento decapitato e del processo dalla culla alla tomba, dei deportati dell’istruzione e del Talmud Arcobaleno in Sabato Progressista, dei porti mica tanto aperti e mica tanto chiusi e della correlazione evidente tra Covid e immigrazione, della sicurezza sul lavoro e dei cantieri affidati alle procure della Repubblica, insomma la meglio essenza della sinistra così com’è, della sinistra come non riesce a non essere perché non vuol essere nient’altro, continua a essere osservata dall’osservatore di sinistra come un’incomprensibile ma correggibile malformazione in un corpo altrimenti sano.

Bei lombi democratici da lambire whatever it takes, perché davanti al pericolo delle destre è impellente che la sinistra non sia molestata nel suo sforzo di fare uguale a quelle.

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