Sulle rive del Lago di Como, la prima personale di Nft (Non-fungible token) in uno spazio pubblico italiano. Inizia mercoledì 7 dicembre, proseguirà fino alla fine delle vacanze natalizie (l’8 gennaio, per la precisione) ed è curata dal giornalista, art manager e scrittore Aldo Premoli la mostra Giuseppe Veneziano. 10 Nft, che prova a semplificare e a rendere più attuali che mai delle opere risalenti a centinaia di anni fa. Ci saranno Nft dedicati a capolavori del Rinascimento (da Botticelli a Raffaello), senza dimenticare artisti del calibro di Van Gogh, Salvador Dalì, Maurizio Cattelan o “eroi” sportivi della nostra epoca.
Pittore siciliano classe 1971, Giuseppe Veneziano è un esponente delle correnti del New Pop e dell’Italian Newbrow (che si ispira alla complessità dei cambiamenti culturali della società liquida teorizzata da Bauman). È solito a usare tre elementi – religione, politica e sesso – per reintepretare in chiave contemporanea delle opere del passato, nella speranza di riaccendere l’interesse attorno a quei capolavori che spesso vengono dimenticati. Anche attraverso l’aggiunta di elementi inattesi o nuovi personaggi, come Elvis Presley in braccio alla Madonna (opera del 2011) o lo smartphone in mano all’autoritratto di Van Gogh.
Dopo il suo “esordio Nft” al Lugano Living Lab del 2021, Veneziano – che insegna storia dell’arte e ha partecipato alla Biennale di Venezia nel 2011 – proporrà nella sua Cernobbio dieci lavori da lui sviluppati, cinque dei quali saranno esposti tra le vie del borgo antico. Assieme ad alcune tele dedicate alla carriera artistica del pittore di Mazzarino, presso La Cernobbina Art Studio verranno presentate altre quattro opere digitali. Ne manca quindi una, che spiccherà alla Villa Bernasconi (perfetto esempio di stile Liberty). In contemporanea ci sarà anche un video in grado di spiegare il senso apparentemente enigmatico del lavoro di Veneziano.
A Cernobbio potete trovate l’iconica Madonna con il bambino che tiene tra le mani un cuore pulsante: si tratta di un approccio moderno e un po’ bizzarro alle opere religiose di Raffaello. Una sorta di lettura “Pop-olare”, insomma. Avranno spazio anche personaggi Walt Disney come Pippo o sportivi come il calciatore del Milan Zlatan Ibrahimović, che nel lavoro di Veneziano tiene il Pallone d’Oro tra le mani (facendo riferimento al Creator Mundi di Leonardo).
La mostra offrirà anche una chiave di lettura più improntata sull’attualità. Un’attualità che vede gli Nft al centro di dibattiti dovuti alle speculazioni finanziarie delle catene del valore (blockchain) su cui vengono “scritti” questi token, che fungono da atti di proprietà e certificati di autenticità di un’opera d’arte. Come avevamo spiegato qui, i volumi di Nft scambiati nel gennaio 2022 erano stati di 17 miliardi di dollari, mentre a settembre il dato era sceso ad appena 466 milioni di dollari. L’arte, quindi, potrebbe presto riconsiderare il fenomeno Nft, e Giuseppe Veneziano. 10 Nft potrebbe essere una preziosa occasione per capire quale direzione prenderà questo trend così intrigante e precario al tempo stesso.
Le opere in mostra a Cernobbio
Nelle vie del borgo: Zatlan Mundi, 2022. Petritying Glance, 2022. Madonna of the Sacred Heart, 2021. Selfie di Vincent Van Gogh, 2022. Cryptocurrency, 2022.
A La Cernobbina Art Studio: Quasi amici. 2022, Venere, 2022. Cristo dei palloncini, 2022. Merda d’artista, 2022.
A Villa Bernaconi: L’ultimo selfie, 2022. Ispirata all’affresco di Leonardo da Vinci Ultima Cena.