Secondo la leggenda, in un giorno non meglio precisato tra il 1919 e il 1920 il Conte Camillo Negroni si trovava a Firenze. Tornato da poco dagli Stati Uniti, dove aveva trascorso diversi anni lavorando prima in un ranch nel Wyoming per poi spostarsi a New York, il borghese si ritrovò alla drogheria e profumeria Casoni in via Tornabuoni, per rilassarsi con qualche drink, come nella scena di un romanzo perfetto.
Mosso in parte dalla malinconia per gli States e dalla sua passione per la mixology statunitense e gli eleganti e riservati american bar, detta al bartender la miscela per un Americano, ma rinforzato: un terzo di Campari, un terzo di Vermouth di Torino, un terzo di gin. Il barista di allora Franco Scarselli esaudì la richiesta sostituendo al selz il gin, realizzando così un nuovo drink che passerà alla storia prendendo il nome del Conte. In un giorno non meglio precisato tra il 1919 e il 1920, nasce a Firenze il primo Negroni.
Una bevuta intensa, avvolgente, quasi invernale, che può essere facilmente alleggerita e rinfrescata con qualche piccola modifica, anche semplicemente sostituendo la componente di gin. Per una versione estiva della celebre miscela, facilmente replicabile anche a casa, è sufficiente unire una parte di Naturale Bitter a una parte di Naturale Vermouth Rosso.
A questo composto unire poi mezza parte di Amaretto Villa Massa e mezza parte di Monin Paragon Rue Berry. Questa ricetta, pensata e preparata da Andrea Attanasio, barista con un’esperienza pluridecennale nel bartending e proprietario del Fresco Cocktail Shop di Como, ha come ingrediente fondamentale l’Amaretto di Villa Massa, un liquore di mandorle morbido ed equilibrato, prodotto con mandorle di alta qualità provenienti dai fertili terreni vulcanici della Sicilia e contraddistinte da un guscio spesso e legnoso, che ne preserva l’aroma intenso. Un superalcolico dolce e non intrusivo, definito da un profumo dalle delicate note di marzapane e da un retrogusto di mandorla intenso e persistente, ottimo da gustare anche liscio on the rocks, come digestivo a fine pasto.
Una preparazione, quella del Negroni, che si presta a sperimentazioni, rivisitazioni e nuovi accostamenti di sapori. La ricetta che prevede l’Amaretto di Villa Massa, per esempio, si adatta al carattere accogliente del lago, nella cornice delle sue montagne. Note di vaniglia, ciliegia e cacao servite con ghiaccio in un Tumbler basso per un drink perfetto da condividere e gustare in compagnia, magari durante un’afosa giornata estiva, in occasione di un buon pranzo all’ombra degli alberi sulle rive del Lario, cullati dallo sciabordio delle onde e dalla quiete di un momento di convivialità, a Villa d’Este.