Labour WeeklyCosa vuol dire esternalizzare

Questa operazione viene chiamata anche outsourcing. Nel caso in cui l’appalto sia soltanto un modo per risparmiare sulle retribuzioni, i lavoratori potrebbero essere direttamente soggetti alle direttive provenienti dall’azienda committente

(Unsplash)

Secondo Treccani, l’esternalizzazione è «la procedura con cui un’azienda conferisce ad altra azienda esterna, in tutto o in parte, la lavorazione di un suo prodotto o la fornitura di un servizio». Questa operazione viene chiamata anche outsourcing e può essere finalizzata a risparmiare sul costo del personale. L’organizzazione dei cicli produttivi attraverso l’affidamento esterno di una o più fasi ha preso piede in Italia a partire dagli anni Ottanta e continua a essere molto utilizzata.

Da un punto di vista tecnico, l’impresa committente stipula con l’azienda incaricata di eseguire il lavoro un contratto di appalto d’opera o di servizi. L’articolo 1655 del codice civile definisce il contratto di appalto come un accordo mediante il quale «una parte assume, con organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio, il compimento di una opera o di un servizio verso un corrispettivo in danaro». È molto importante, dunque, che l’appaltatore sia un’azienda in grado di eseguire il lavoro richiesto assumendo il cosiddetto rischio di impresa.

Nel caso in cui l’appalto sia soltanto un modo per risparmiare sulle retribuzioni, i lavoratori potrebbero essere direttamente soggetti alle direttive provenienti dall’azienda committente. Questo aspetto, se dimostrato in giudizio, è decisivo per ottenere la costituzione di un rapporto di lavoro subordinato alle dipendenze dell’azienda che ha commissionato l’esecuzione dei lavori. Inoltre, se l’azienda appaltatrice non paga lo stipendio o i contributi, i dipendenti potranno richiedere quanto dovuto direttamente all’impresa committente, rispettando i termini e le condizioni previste dalla legge.

Anche l’aspetto relativo alla sicurezza dei dipendenti gioca un ruolo essenziale nei processi di outsourcing, soprattutto nell’esecuzione di prestazioni lavorative manuali o labour intensive. La legge, tra l’altro, impone alle imprese di valutare attentamente i rischi correlati allo svolgimento dell’opera dedotta nel contratto e di formare adeguatamente i dipendenti. Il mancato rispetto della normativa sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro è sempre più spesso la causa delle tragedie a cui siamo costretti ad assistere. Risparmiare sul costo del personale non deve avere ripercussioni sulla salute dei lavoratori. Da questo principio passa buona parte della civiltà di uno Stato.

*La newsletter “Labour Weekly. Una pillola di lavoro una volta alla settimana” è prodotta dallo studio legale Laward e curata dall’avvocato Alessio Amorelli. Linkiesta ne pubblica i contenuti ogni. Qui per iscriversi

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