Lo stato del giornale Linkiesta apre la sede a Bruxelles, e annuncia il progetto internazionale Vika

La nostra impresa editoriale continua a investire e a crescere in termini di proposte giornalistiche e di fatturato. L’ufficio nella capitale europea, la narrativa italiana e ucraina dedicata a Victoria Amelina, e i conti del 2023

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Linkiesta apre una sede a Bruxelles e annuncia “Vika”, un nuovo progetto editoriale internazionale dedicato alla memoria di Victoria Amelina, la scrittrice ucraina uccisa dai russi nell’agosto 2023 a Kramatorsk.

Raccontare al meglio Bruxelles e le istituzioni europee è fondamentale per alimentare il dibattito pubblico italiano, per questo abbiamo deciso di aprire la sede del nostro giornale nella capitale dell’Europa, in rue d’Arlon, ma anche di lanciare Linkiesta Academy e di portare a Bruxelles uno spin off europeo di Linkiesta Festival.

Nei prossimi mesi annunceremo alcune novità importanti sulla testata Linkiesta Europea, ma intanto da inizio 2025 partirà il progetto editoriale “Vika”, la nuova collana di narrativa italiana e ucraina in collaborazione con Pen Ukraine per far conoscere agli italiani la letteratura ucraina classica e contemporanea e agli ucraini la letteratura italiana, con una particolare attenzione alla diaspora ucraina nell’Unione europea.

Il progetto sarà presentato ufficialmente in occasione della cerimonia di intitolazione a Victoria, Vika, Amelina della Biblioteca del Parlamento europeo di Bruxelles, un omaggio alla «martire europea» voluto dalla presidente Roberta Metsola e dalla vicepresidente Pina Picierno.

A Vika, grazie ad Andrée Ruth Shammah e all’assessore Tommaso Sacchi, nel 2024 sono state anche dedicate la sala lettura dei Bagni Misteriosi del Teatro Parenti e della biblioteca gallaratese di Milano.

Linkiesta, insomma, continua il suo percorso di crescita che, da inizio 2020, ha ristrutturato l’offerta giornalistica e risanato l’impresa editoriale, con una crescita di fatturato anno su anno del quaranta per cento, a fronte di importanti investimenti sui giornalisti, sulle attività digital, print e live.

Con Valentina Ardia, head of content, e Marco Sala, Ceo dell’azienda, abbiamo lanciato nuovi prodotti, coinvolto nuovi giornalisti, strutturato il reparto eventi dal vivo: in questo modo abbiamo raggiunto più lettori (+ quindici per cento), abbiamo più iscrizioni alle newsletter (+ trentacinque per cento), più adesioni al Club (+ venti per cento), più partecipazione ai live (+ quaranta per cento).

Il bilancio 2023 si è chiuso con un Ebitda positivo di ventimila euro e con una perdita post imposte di duecentocinquantunomila euro per il volume degli investimenti e a causa di alcuni costi straordinari, ma con ricavi in crescita del 37,6  per cento rispetto all’anno precedente (totale fatturato 2,140 milioni di euro).

La crescita continuerà nel 2024, anno in cui abbiamo lanciato il podcast mattutino (in collaborazione con Storielibere.fm) “Titoloni” a cura di Massimiliano Coccia, la newsletter “La linea” di Francesco Cundari”, un numero cartaceo in più della nostra collaborazione con il New York Times, un Linkiesta Paper dedicato allIndia, la seconda edizione del K Festival di Letteratura e Musica al Tempio di Segesta, numerose attività dal vivo con la testata Gastronomika e cento altre cose che leggete quotidianamente sul nostro giornale.

Non c’è solo Bruxelles: stiamo programmando di investire ulteriormente nelle attività giornalistiche ed editoriali, e nei prossimi mesi annunceremo altre iniziative, ma intanto siamo concentrati sul racconto quotidiano dell’attualità politica, economica e culturale italiana e internazionale, sui prossimi due numeri del 2024 di Linkiesta Magazine (in collaborazione con i progetti speciali del New York Times), su Linkiesta Etc e il suo live Etc Match di novembre, sul nuovo volume della rivista letteraria K, dedicato questa volta al Cinema, sulle attività di Linkiesta Gastronomika, sulla crescente produzione di contenuti editoriali per terzi, sul Festival del 22-24 novembre ai Bagni Misteriosi del Teatro Parenti di Milano, e su due saggi molto importanti editi da Linkiesta Books, “Le ragioni di Israele”, appena scritto da Roberto Sajeva e Riccardo Galetti, e “Insurrezione”, il racconto sulle radici storiche, politiche e intellettuali del minaccioso movimento illiberale che sostiene Trump, scritto da Robert Kagan, uno dei più autorevoli analisti americani.

In tempi incerti per la democrazia, per le istituzioni e per il giornalismo, Linkiesta cresce, continua a far circolare idee e consolida una comunità di lettori sempre più numerosa. Grazie, e buona lettura.

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