Nella gioia e nel dolore Sposarsi in Ucraina oggi è una scelta coraggiosa e responsabile

Dopo l’invasione russa su vasta scala, i matrimoni sono aumentati (solo nei primi sei mesi del 2024 c’è stato un leggero calo) perché hanno assunto un significato particolare sia per chi è al fronte sia per i civili. Con la consapevolezza che la possibilità che la morte separi la coppia è ben più concreta di altrove

AP/Lapresse

“Nella gioia e nel dolore” ha un significato del tutto diverso nell’Ucraina dei giorni nostri, anche perché, con una guerra in corso, il dolore tende a prevalere e rischia di rimanere per tutta la vita, condizionando e limitando la gioia.

Davanti all’orrore della guerra, della morte e della distruzione — una condizione di vita imposta agli ucraini dai russi a partire dal 2014 — si cristallizzano le cose più importanti, lasciando perdere il superfluo. E non si tratta solo di cose, ma anche di persone. L’orrore della guerra ha ridimensionato i rapporti umani: sono nati nuovi legami di amicizia, amore e sostegno, mentre i rapporti più fragili, incapaci di affrontare le sfide imposte da un conflitto, sono caduti nell’oblio.

Nonostante tutto, i dati statistici mostrano che i divorzi in Ucraina non hanno superato il numero dei matrimoni, che sono stati in crescita nel 2022 e nel 2023, anche se leggermente calati nei primi sei mesi del 2024. Nel 2022 si sono sposati più di centonovantottomila ucraini; nel 2023 il numero è sceso a centottantaseimila. Nei primi sei mesi del 2024 si registrano solo settantaduemila matrimoni. Questo calo riflette un approccio più razionale degli ucraini, che tendono a formalizzare i loro rapporti con contratti matrimoniali.

Da settembre 2024 è possibile sposarsi anche tramite l’applicazione “Diya”, un digital wallet che raccoglie i documenti dei cittadini ucraini. L’app consente non solo di sposarsi, ma anche di fare una proposta online, che rimane “in ginocchio” per due settimane prima di scadere. Questo sistema è particolarmente utile per chi è al fronte, permettendo di evitare licenze per recarsi al comune. Dopo aver inviato una richiesta congiunta, la coppia attende un mese; il giorno della cerimonia arriva un link per collegarsi con un rappresentante comunale. Il giorno successivo, il certificato di matrimonio viene aggiunto al digital wallet. Solo un mese dopo il lancio del servizio, mille coppie lo avevano già utilizzato.

Ad agosto 2024 è stato presentato in Parlamento un disegno di legge per i matrimoni omosessuali, in seguito a una petizione accolta dal presidente Volodymyr Zelensky nel maggio 2023. Zelensky ha dichiarato che l’Ucraina ha intrapreso il percorso verso l’Europa e che riconoscere i matrimoni omosessuali è un passo necessario per rispettare i diritti umani. Secondo il deputato Dmytro Hurin, autore del disegno di legge, questa misura non potrà che rafforzare il concetto di famiglia in Ucraina.

Oggi, in Ucraina, ufficializzare un rapporto è una scelta pratica e responsabile, sia per chi è al fronte sia per i civili. La guerra ha elevato i rischi di ferite o morte, in battaglia e nelle retrovie. Ma dopo il matrimonio, il coniuge acquisisce diritti fondamentali, come entrare in ospedale, prendere decisioni mediche e, in caso di morte, ricevere un compenso finanziario. Questi passaggi pratici mitigano, almeno in parte, il dolore umano, e cercano di dare dignità al sacrificio dei soldati ucraini.

Le famiglie che hanno perso i loro cari affrontano sfide che aggravano il dolore. Occuparsi della memoria del marito o della moglie persi in guerra è anche un impegno che si affida al coniuge: sarà lui o lei a gestire un “dopo” sul quale la persona morta non può più influire. Le mogli o i mariti dei prigionieri ucraini in Russia si impegnano a mantenere alta l’attenzione sui loro casi, organizzando manifestazioni e cercando ogni via possibile per riportarli a casa. L’Associazione delle famiglie dei difensori di Azovstal è tra le più attive in questo ambito.

Sposarsi in Ucraina, soprattutto dopo il 2014 e ancor più dal 2022, è una scelta morale: significa assumersi una responsabilità che pochi europei affrontano nella vita quotidiana. Il coniuge potrebbe essere arruolato o scegliere di non farlo, e stare al fianco di chi non ha l’indole dell’eroe rappresenta un’ulteriore sfida per il matrimonio. “Nella salute e nella malattia” assume un significato particolare in Ucraina. Significa assistere il coniuge ferito in battaglia, restando accanto a lui in ogni fase: dalla medicazione, all’operazione, dalla convalescenza alla vita con eventuali mutilazioni. Stare accanto a un uomo senza gambe o braccia, affrontare il suo dolore e il senso di perdita è una delle tante storie che vivono le mogli o i mariti ucraini.

Il sacrificio degli ucraini non si limita a combattere per difendere la patria, ma include anche la gestione di quel che c’è dopo battaglia. Già oggi, e sempre più in futuro, gli ucraini si trovano a fare i conti con problemi psicologici che incrinano i rapporti con il mondo. Restare insieme, sostenersi a vicenda, rimanere accanto nonostante tutto: è questo l’impegno che accompagna oggi una proposta di matrimonio in Ucraina.

“Nella gioia e nel dolore, finché la morte non ci separi”. In Ucraina, la possibilità che la morte separi una coppia è tragicamente più concreta.

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