Nel mirino Alexa e SiriL’antitrust Ue ha avviato un’indagine nel settore dell’Internet delle cose

L’indagine si concentrerà su prodotti e servizi come gli assistenti vocali di Amazon e Apple, alla ricerca di eventuali prove di comportamenti anti-concorrenziali

Afp

L’antitrust Ue ha avviato un’indagine nel settore dell’internet of things, l’Internet delle cose. L’intenzione è quella di verificare se i colossi tech stanno inibendo la competizione nel settore imponendo, ad esempio, restrizioni sull’accesso ai dati o l’interoperabilità dei dispositivi con sistemi operativi controllati da aziende diverse. L’indagine si concentrerà sui prodotti e servizi che sono connessi alla rete e possono essere controllati a distanza, con una particolare attenzione per quelli di largo consumo come gli assistenti vocali Alexa di Amazon e Siri  di Apple. L’inchiesta mira a raccogliere informazioni da 400 società su scala globale, consentendo alla Ue di rilevare eventuali prove di comportamenti anti-concorrenziali.

La conoscenza del mercato che si acquisirà attraverso l’indagine «contribuirà all’attuazione della concorrenza nel settore», scrive Bruxelles, annunciando un rapporto in arrivo per la primavera del 2021 e la pubblicazione di conclusioni nel 2021. «L’Internet delle cose crescerà significativamente nei prossimi anni, e diventerà una cosa comune nella vita dei consumatori europei», ha detto la commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager. «Le possibilità sono infinite, ma l’accesso a un enorme numero di dati sembra essere il successo in questo settore, quindi dobbiamo essere sicuri che gli operatori del mercato non usano il controllo su quei dati per distorcere la concorrenza», ha aggiunto.

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