Oscar Vince “Nomadland”, solo due statuette a “Mank”

Il film della regista Chloé Zhao, trionfatore annunciato della 93esima edizione, conferma i pronostici. La pellicola di David Fincher su Mankiewicz vantava 10 nomination ma ha ottenuto solo due statuette Riconoscimenti anche a “Minari”, “Soul” e “Ma Rainey’s Black Bottom”

Foto di Taylor Jewell/Invision/AP, File

Il vincitore, più che annunciato, della 93esima edizione degli Oscar, è “Nomadland”. Si aggiudica il titolo di miglior film, Chloé Zhao quello di miglior regista e Frances McDormand di migliore attrice protagonista. Non un film pigliatutto, certo: ha vinto tre premi su sei nomination, ma si può dire che la 93esima edizione degli Oscar sia sua.

“Mank”, che entrava papa con 10 nomination, è uscito cardinale racimolando solo due vittoria: miglior scenografia e miglior fotografia.

Per il resto, la distribuzione delle statuette è stata ampia: due premi a “Ma Rainey’s Black Bottom”, per miglior trucco e migliori costumi. Due anche a “Father – Niente è come sembra”, di cui a sorpresa anche il riconoscimento per il miglior attore protagonista vinto, per la seconda volta, da Anthony Hopkins.

Due riconoscimenti a “Sound of Metal” (miglior montaggio e migliori effetti sonori), due a “Judas and the Black Messiah”, film sull’uccisione del leader delle Pantere Nere e, infine, due a “Soul”, il film di animazione della Pixar realizzato da Pete Docter. Per lui è il terzo Oscar.

L’Italia, rappresentata da “Pinocchio” e da Laura Pausini per la miglior canzone, è rimasta a bocca asciutta.

In una edizione segnata dalle prescrizioni anti-Covid, la cerimonia si è distribuita tra il Dolby Theater, l’Hollywood & Highland Center e soprattutto la Union Station di Los Angeles, dove il regista Steve Soderbergh ha messo in piedi una elegante struttura soppalcata, con luci soffuse. Tutti senza mascherine (ma controllatissimi), presenti a rotazione perché la capienza massima è di 170 posti. Gli altri sono collegati, non via Zoom, rifiutato in modo deciso dal regista, da varie parti del mondo.

Se non ci sono state vittorie schiaccianti, sono emerse però molte indicazioni interessanti. La presenza coreana prosegue con il premio a Yoon Yeo-jeong, da “Minari”, miglior attrice non protagonista. La spunta su Glenn Close.

Il miglior film internazionale è “Un altro giro”. Da ricordare è il discorso, uno dei più toccanti di sempre, del regista Thomas Vinterberg: oltre ai ringraziamenti (rivolti anche a Mads Mikkelsen), ricorda la figlia, morta in un incidente appena prima dell’inizio delle riprese. A lei dedica la vittoria.

“Colette” vince l’Oscar per il miglior documentario corto – una decisione che distenderà i rapporti diplomatici con Pechino, che aveva poco gradito la nomination di “Do Not Split”, film sulle proteste di Hong Kong.

Per il miglior documentario, invece, si impone “Il mio amico in fondo al mare”, sulla strana amicizia tra un uomo e un calamaro, mentre prosegue la maledizione di Christopher Nolan: il suo “Tenet”, che doveva risollevare il destino delle sale cinematograiche, ha vinto solo il riconoscimento per gli effetti speciali.

Non sono mancati discorsi di stampo politico. Daniel Kaaluya, afrobritannico e miglior attore non protagonista per “Judas and the Black Messiah”, ringrazia Dio e i Black Panther, «che mi hanno insegnato ad amarmi». Mentre Travon Free, che ha vinto il miglior corto con “Due estranei”, ha ricordato che «la polizia oggi uccide tre persone, domani ucciderà altre tre persone. Perché la media è di mille persone all’anno. E in modo sproporzionato colpisce i neri. Non siate indifferenti al nostro dolore».

Per il corto animato ha vinto invece “Se succede qualcosa, vi voglio bene”, che racconta il dolore di due genitori di fronte alla perdita di una figlia, rimasta uccisa in una sparatoria a scuola. Il suo regista Will McCormack ha ricordato che «Più di 100 persone muoiono ogni giorno per arma da fuoco in questo Paese. Possiamo fare meglio di così».

 

I premi

Miglior sceneggiatura originale

Judas and the Black Messiah
Minari
Promising Young Woman (Una donna promettente)
Sound of Metal
TheTrial of the Chicago 7

 

Miglior sceneggiatura non originale

Borat Subsequent MovieFilm
The Father (Nulla è come sempre)
Nomadland
One Night in Miami
The White Tiger

 

Miglior film in lingua straniera

Another Round (Un altro giro) – Danimarca
Better Days – Hong Kong
Collective – Romania
The Man Who Sold His Skin – Tunisia
Quo Vadis, Aida? – Bosnia e Erzegovina

 

Miglior attore non protagonista

Sacha Baron Cohen, The Trial of the Chicago 7
Daniel Kaluuya, Judas and the Black Messiah
Leslie Odom Jr., One Night in Miami
Paul Raci, Sound of Metal
Lakeith Stanfield, Judas and the Black Messiah

 

Trucco e makeup

Emma
Hillbilly Elegy
Ma Rainey’s Black Bottom (Sergio Lopez-Rivera, Mia Neal e Jamika Wilson)
Mank
Pinocchio

 

Migliori costumi

Emma
Ma Rainey’s Black Bottom (Ann Roth)
Mank
Mulan
Pinocchio

 

Miglior regista

Thomas Vinterberg, Another Round
David Fincher, Mank
Lee Isaac Chung, Minari
Chloé Zhao, Nomadland
Emerald Fennell, Promising Young Woman

 

Migliori effetti sonori

Greyhound
Mank
News of the World
Soul
Sound of Metal

 

Miglior cortometraggio

Feeling Through
The Letter Room
The Present
Two Distant Strangers (Due estranei)
White Eye

 

Miglior film animato (corto)

Burrow
Genius Loci
If Anything Happens I Love You (Se succede qualcosa vi voglio bene)
Opera
Yes-People

 

Miglior film animato

Onward
Over the Moon
A Shaun the Sheep Movie: Farmageddon
Soul
Wolfwalkers

 

Miglior documentario (corto)

Colette
A Concerto Is a Conversation
Do Not Split
Hunger Ward
A Love Song For Latasha

 

Miglior documentario

Collective
Crip Camp
The Mole Agent
My Octopus Teacher (Il mio amico in fondo al mare)
Time

 

Migliori effetti speciali

Love and Monsters
The Midnight Sky
Mulan
The One and Only Ivan
Tenet

 

Miglior attrice non protagonista

Maria Bakalova, Borat Subsequent Moviefilm
Glenn Close, Hillbilly Elegy
Olivia Colman, The Father
Amanda Seyfried, Mank
Youn Yuh-jung, Minari

 

Miglior scenografia

Mank
Tenet
Ma Raindey’s Black Bottom
The Father
News of the World

 

Miglior fotografia

Sean Bobbitt, Judas and the Black Messiah
Erik Messerschmidt, Mank
Dariusz Wolski, News of the World
Joshua James Richards, Nomadland
Phedon Papamichael , The Trial of the Chicago 7

 

Miglior montaggio

The Father
Nomadland
Promising Young Woman
Sound of Metal
The Trial of the Chicago 7

 

Miglior colonna sonora

Da 5 Bloods
Mank
Minari
News of the World
Soul

 

Miglior canzone originale

Fight For You from Judas and the Black Messiah
Hear My Voice from The Trial of the Chicago 7
Husavik from Eurovision Song Contest: The Story of Fire Saga
lo Sì (Seen) from The Life Ahead (La Vita Davanti a Se)
Speak Now from One Night in Miami…

 

Miglior film

The Father
Judas and the Black Messiah
Mank
Minari
Nomadland
Promising Young Woman
Sound of Metal
The Trial of the Chicago 7

 

Miglior attore protagonista

Riz Ahmed, Sound of Metal
Chadwick Boseman, Ma Rainey’s Black Bottom
Anthony Hopkins, The Father
Gary Oldman, Mank
Steven Yeun, Minari

 

Miglior attrice protagonista

Viola Davis, Ma Rainey’s Black Bottom
Andra Day, The United States vs. Billie Holiday
Vanessa Kirby, Pieces of a Woman
Frances McDormand, Nomadland
Carey Mulligan, Promising Young Woman

 

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