Potrebbe essere che fuori piove, il traffico ingorghi le strade e il vostro ritorno a casa, previsto per le 21, non si realizzi prima della mezzanotte. Potrebbe essere che colui o colei che avrebbe dovuto iniziare quel turno lavorativo dopo il vostro non si sia presentato e vi tocchi qualche straordinario imprevisto. Potrebbe essere che quell’amico abbia bisogno di confidarsi fino a tarda ora. O potrebbe essere che quell’amico siate voi. Potrebbe essere che l’ora legale non sia ancora entrata in vigore nel vostro ritmo sonno veglia e tutti gli orari si siano ingarbugliati. Potrebbe essere che per una, o per tutte queste ragioni, vi troviate a stomaco vuoto allo scoccare della mezzanotte e che dobbiate preparare la cena al chiaro di luna, nel silenzio della città addormentata.
1. Il pollo arrosto
Partiamo da un fatto semplice, che però ci permette di evitare fastidiosi equivoci: siamo tutti d’accordo sul fatto che la cosa più comoda in questi casi sarebbe scaldare la cena del giorno prima, o tirare in ballo la vellutata pronta, comprata proprio per soddisfare (senza vergogna ma con un po’ di tristezza) cene consumate in tarda notte. Ma non è alla comodità che puntiamo. Queste proposte sono per chi desidera celebrare e ricordare la propria insolita (perché non dovrebbe essere certo un’abitudine) cena di mezzanotte, renderla un ricordo piacevole, magari capace di ribaltare una giornata un po’ storta. Come accade a Ella Risberidger quando decide di cucinare il suo pollo arrosto, che segnerà la fine di giorni sbagliati, carichi di pranzi divorati di fretta, litri di caffè e lacrime, e l’inizio di un periodo nuovo, o perlomeno, di un nuovo atteggiamento verso la vita e le sue difficoltà. Nel suo libro, che si intitola proprio Il pollo di mezzanotte, Ella racconta molte storie, molti momenti, molte persone e molti piatti imperfetti e indimenticabili come le cene cucinate mentre tutti gli altri sognano già la colazione.
2. Un dolce per il risveglio
A proposito di colazione, visto che la cena è saltata potreste approfittarne per preparare una colazione come si deve, visto che quando il sole sarà alto vi sveglierete con una gran fame. E allora perché non approfittarne per cucinare la torta che da anni riempie i forni dei lettori del New York Times, la plum torte di Marian Burros, perfetta per l’autunno e nella quale le prugne possono essere facilmente sostituite con pere, mele, ma anche con acini d’uva rossa. Oppure, potreste cimentarvi in una torta di mele, scegliendo dalla nostra bibbia della torta di mele la preparazione che si adatta meglio agli ingredienti che avete già in casa. In ogni caso promettiamo sogni dolcissimi e una sveglia che non vi deluderà.
3. Pasta mon amour
Panacea capace di risolvere tutti i dolori di un italiano, la pasta è sicuramente la soluzione più felice per le cene notturne, soprattutto se ci si ritrova in compagnia di amici, con cui si raggiungono facilmente gli orari spagnoli, che sia per una serata fuori casa, o per una maratona di serie tv. Noi vi abbiamo raccontato da poco come preparare il pesto perfetto – se la piantina di basilico che avete comprato a maggio è sopravvissuta alle vacanze e ai primi freddi, è il momento di fare buon uso delle sue foglie migliori – ma anche una pasta in bianco potrebbe fare la gioia di tanti, soprattutto se in frigorifero vi sembra mancare tutto. Se invece la fame e tanta e volete davvero preparare una cena che i vostri commensali ricorderanno anche ai vostri pronipoti, allora cimentatevi nei maccheroni ai quattro formaggi e zucca di Giulia Scarpaleggia, in arte Juls’Kitchen. Filante e ricca di sapori stagionali, questa pasta è anche facilissima da preparare e si tratta di un dettaglio importante, perché è probabile che vi sarà richiesto un secondo giro per tutti.
4. Insalate di riso per mezzanotte e mezzogiorno
Restiamo in toscana e nella cucina di Giulia Scarpaleggia per un piatto che unisce la frenesia dell’estate, con i suoi piatti freddi preparati in abbondanza per accendere i fornelli il meno possibile, e i sapori dell’autunno, l’insalata di riso con zucca e melanzane. Si prepara in un’oretta, ma buona parte del tempo è dedicato alla cottura delle verdure in forno, quindi nell’attesa potrete farvi una doccia calda, mettervi comodi e rifocillare lo spirito prima dello stomaco. E se avanza è perfetta anche per il pranzo del giorno dopo.
5. Salvami tu, cara zuppa
La vostra è stata una vera giornata autunnale? Di quelle in cui avete dovuto combattere con pioggia, vento, incombenze quotidiane, datori di lavoro, figli, fratelli, ombrelli e scarpe fradice? Allora una zuppa di castagne calda e ricca è la pace dei sensi che meritate, soprattutto se preparata in rigoroso silenzio, rotto solo dal suono dei fornelli, degli ingredienti che ribollono a fuoco lento, dai piatti messi in tavola, dal pane abbrustolito con cura. Da preparare a mezzanotte per non essere interrotti da nessuno, senza fretta, senza invitati al di fuori di voi stessi.
6. Spuntino a due
Se invece un invitato, o invitata, lo avete, e lo avete scelto con cura, appuntamento dopo appuntamento, prima per un caffè, dopo per un pranzo, poi per una cena, e infine vi ritrovate insieme a festeggiare il limbo tra un giorno e l’altro, l’ideale è preparare qualcosa di rapido ma che faccia colpo, da mangiare senza posate e guardandosi negli occhi. Qualcosa come questi crostoni con pioppini e zucca, che fanno onore alla stagione, si preparano in coppia, l’uno cucina e l’altro taglia e tosta il pane, senza bisogno di avere particolari competenze gastronomiche.
7. Ricette illustrate
Le competenze gastronomiche non sono essenziali nemmeno per preparare le nostre ricette illustrate, ottime se a fine giornata non avete nemmeno voglia di leggere un paragrafo di istruzioni complicate. Vi basterà affidarvi alle illustrazioni di Cristina Portolano, che seguendo le indicazioni di Anna Prandoni ha disegnato di tutto, dal riso basmati e pollo al curry, agli spaghetti di soia con verdure, passando per la crema di fagioli e il pesce spada impanato. Per imbranati assonnati e affamati.
8. La colazione di mezzanotte di Jamie Oliver
In ogni luogo e in ogni tempo, le uova hanno salvato pranzi, cene e colazioni, anche quelle di mezzanotte, come racconta Jamie Oliver introducendo la sua ricetta della Midnight pan-cooked breakfast. Non è sana, non è light, non è da tutti i giorni, ma si tratta di uno di quei piatti da preparare almeno una volta nella vita, nella notte giusta. Conservate la ricetta, siamo sicuri che arriverà la notte giusta per cuocere uova, salsicce, pomodori, pancetta e funghi, senza rimpianti.
9. Il santo tramezzino
Secondo lo chef e scrittore Tommaso Melilli, il è uno di quei cibi che “ha fatto il giro”, «Li abbiamo dimenticati, maledetti, marchiati come obsoleti e defunti», scrive, ma poi è successo qualcosa e il tramezzino è tornato più elegante, ricco ed “esclusivo”. Come quello a base di triglia radicchio, che immagina di preparare proprio Melilli in Tovagliette, vecchia e mai dimenticata rubrica di Rivista Studio firmata dallo chef, che da pochi mesi è patron, insieme a Davide Longoni del ristorante sperimentale Contrada Govinda. Se anche voi vi sentite pronti per far fare il giro alla vostra serata, allora il tramezzino potrebbe essere il compagno di viaggio perfetto.
10. Arance e acciughe, per intenditori
Concludiamo restando in compagnia di Melilli e delle sue Tovagliette, ripescando una ricetta dal sapore meridionale, che non è per tutti i palati, ma solo per quelli che amano le acciughe, un discrimine che in fondo racconta anche un po’ del carattere di una persona, almeno secondo Melilli. Se volete scoprire a quale parte del mondo appartenete, se a quella con o senza acciughe, iniziate a pelare un’arancia e poi seguite il resto della ricetta. E fateci sapere.