Prima? Colazione!Il rito social per iniziare con gusto la giornata

Iniziamo il racconto dei tavoli tematici che animeranno la prima parte del Festival di Gastronomika, in programma al teatro Franco Parenti il prossimo 5 ottobre. E partiamo dal risvolto positivo di ogni risveglio

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Nulla è più come prima, nemmeno la colazione. Passato il periodo in cui, per non rinunciare al cornetto fragrante, ce lo siamo fatto recapitare a casa direttamente dalla pasticceria di fiducia, archiviata la moda di prepararsi una sana e sostanziosa colazione al posto della cena per consolare la tristezza da reclusione forzata, siamo ritornati a concederci il piacere della tazzina e di un buon lievitato al bar o in hotel.

E tra un post su Instagram e una storia per immortalare il momento social per eccellenza, è cambiata anche l’offerta dei locali, con orari più flessibili che consentono di vivere la colazione in vari momenti della giornata, con una proposta più ampia e inclusiva. Il caffè è forse l’esempio più emblematico di questa trasformazione: è cambiato il modo di raccontarlo e consumarlo, con sempre maggiore consapevolezza. Ma i consumatori sono pronti a pagare 2 euro per uno specialty coffee? E dietro al bancone, a che punto siamo?

Ne parleremo con i professionisti del settore durante l’hackathon che animerà la mattinata del primo Festival di Gastronomika, in programma il 5 ottobre al Teatro Franco Parenti di Milano.

Le moderatrici saranno Sarah Scaparone e Claudia Saracco.
Sarah è giornalista professionista freelance, scrive di enogastronomia dal 2001. Attualmente collabora con La Stampa, La Cucina Italiana e Pasticceria Internazionale. Sta per uscire con il terzo libro per Newton Compton Editori dedicato alla sua città: Torino.

Claudia Saracco, astigiana, classe 1977, collabora con la redazione di Gastronomika fin dalla sua fondazione.

I reporter del tavolo saranno Elisa Marocchino e Alessandro Balbo.
Elisa Marocchino si presenta così. «Lavoro in un’azienda leader nel mondo della finanza, ma la mia vera passione è il cibo. Ho coltivato questo interesse frequentando un corso professionale di alta cucina e lavorando alcuni mesi in un ristorante. E ho continuato a studiare: filosofia del cibo e del vino all’Università San Raffaele e alla Summer School di Gastronomika».