Gli uomini sono ufficialmente in crisi e la moda ci ha messo davanti al dato incontrovertibile che il re è nudo. Le passerelle maschili milanesi, conclusasi da poco, hanno però offerto un’alternativa: arrendersi, finalmente, alla fragilità. Ma cosa è successo in passato? E come si stanno modificando i paradigmi maschili e il conseguente guardaroba? Ci sono dati che dimostrano in cosa consiste questa crisi? E quali sono le motivazioni? La morte di Berlusconi sancisce in maniera casuale anche la fine di un certo modo di vestirsi, del power dressing anni Ottanta e di percepirsi come uomini nel mondo? Ne abbiamo parlato in questa nuova puntata de “La teoria della moda” con il direttore creativo di Maison Valentino, Pierpaolo Piccioli, e con Luca Magliano, due designer che sono pionieri di questo nuovo modo di intendere il maschile. Potete ascoltarla qui sotto cliccando play, su Spotify o su tutte le piattaforme di ascolto.
Ascolta tutte le puntate:
-La prima puntata della seconda stagione: Moda e tracciabilità, come diventare maison (davvero) sostenibili senza tradire il proprio Dna
-La seconda puntata della seconda stagione: Moda e docufilm, il cinema sta riscoprendo il fashion system
-La terza puntata della seconda stagione: Moda e grandi eventi, il nobile obiettivo del Met Gala
-La quarta puntata della seconda stagione: Moda e leggende: Walter Albini, il «maestro dell’artificiale naturale»
-La quinta puntata della seconda stagione: Moda e archivi, dentro la memoria del fashion system italiano
-La sesta puntata della seconda stagione: Il valzer di poltrone della moda sta andando troppo veloce