AsmrIl fenomeno del relax a distanza che è ormai uscito dalle nicchie di Internet e sta incuriosendo brand importanti

Dal rumore delle unghie sul tavolo ai grattini, dai sussurri lentissimi al suono della spazzola fra i capelli, sempre più utenti scelgono di guardare su YouTube i video di Autonomous Sensory Meridian Response come rimedio contro stress e insonnia

Pexels

Asmr non è l’acronimo di una nuova disciplina erotica, sebbene da molti venga definito «orgasmo cerebrale». La definizione precisa è Autonomous Sensory Meridian Response, risposta sensoriale meridiana autonoma. Sembra un concetto molto lontano, ma in realtà è qualcosa che tutti abbiamo provato almeno una volta nella vita.

Si tratta della sensazione di formicolio che accompagna il nostro corpo dopo un particolare stimolo visivo, uditivo o tattile: più semplicemente di un rilassamento a distanza. In questi mesi di pandemia abbiamo imparato a familiarizzare con lo smart working, con la Dad e, a quanto pare, anche con il rilassamento telematico. Come? Attraverso YouTube.

Da qualche anno esiste una nuova tipologia di youtuber che ha raggiunto l’apice del successo proprio negli ultimi mesi: gli asmr artists. Sono giovani che, con doti naturali e tecniche ben precise, sono in grado di far addormentare milioni di utenti. Tapping, brushing, scratching, whispering, queste sono alcune delle parole chiave dell’asmr, onomatopee che suonano come formule magiche soporifere.

Indicano in realtà il rumore delle unghie sugli oggetti, il suono della spazzola fra i capelli, l’immagine e il suono dei grattini alla schiena e infine il sussurro.

Nomi altisonanti per definire concetti molto semplici che spesso fanno già parte della nostra quotidianità. Quante volte ci è capitato di battere le dita sul tavolo annoiati da una conversazione, quante volte ci siamo rilassati mentre qualcuno ci pettinava i capelli o quante volte da bambini abbiamo disegnato con le unghie dietro la schiena del compagno di banco. Insomma, tutti abbiamo fatto del sano asmr a nostra insaputa.

Ma non è tutto così facile come sembra. Infatti, sebbene l’obiettivo sia quello di rilassare e far addormentare, nei video asmr niente è lasciato al caso. C’è una grande cura dei dettagli: i filmati sono girati in alta definizione con microfoni di ultima generazione, i riflettori sono da set cinematografico, la scenografia è intima ed accogliente.

Ma c’è di più: ogni contenuto asmr segue dei generi ben precisi o mette in scena delle vere e proprie storie (che in gergo si chiamano role play). C’è il genere fantasy (di cui l’italiana Fairy Asmr è una seguitissima rappresentante, con 150mila iscritti al suo canale YouTube), quello sexy (dove sussurri e sospiri, accompagnati a mise succinte, vanno per la maggiore) e quello eating per i duri di stomaco (consiste nel mangiare voracemente gustose pietanze servendosi di microfoni tecnologici per amplificare il suono della masticazione). Poi ci sono i video asmr situazionali ,che sono anche i più popolari: dal dentista, dal dottore, in profumeria, in un’isola deserta e così via.

Niente cartonati, plastici o cartapesta, ma vere e proprie location ricostruite in maniera realistica usando il massimo della tecnologia possibile. Campionessa indiscussa di video situazionali è Chiara asmr, che è anche la più famosa e la più seguita asmr artist d’Italia (conta 984mila iscritti al suo canale e le visualizzazioni ai suoi video raggiungono vette altissime).

Chiara è una giovane docente di chimica, ama i cani, le ricette vegane e tra una lezione e l’altra trova sempre il tempo per caricare sul suo canale due contenuti asmr a settimana.

Dai suoi video emergono tanti dettagli della sua personalità e dei suoi gusti, ma nessuno ne conosce cognome e provenienza. È pratica assai comune infatti fra gli youtuber di asmr restare comunque anonimi, almeno nelle generalità.

Tra le chiavi del successo di Chiara ci sono sicuramente un viso acqua e sapone, il rifiuto verso l’utilizzo di filtri di bellezza ed effetti speciali, la creatività nell’immaginare ogni volta una storia diversa per far rilassare i suoi follower, il tutto accompagnato da una voce suadente.

Chiara è stata anche la prima youtuber asmr italiana a pubblicare un libro sul tema (“Il potere di un sussurro”, Mondadori 2019) con lo scopo di far capire ai più la dedizione e la serietà di una disciplina che è sempre più simile alla psicologia e sempre meno ad un passatempo per nativi digitali.

Nel libro, ma anche in molti suoi video, Chiara svela il dietro le quinte dei contenuti che carica: le gaffes, gli intoppi, le prove, i tentativi, ma anche lo scoraggiamento, le difficoltà, le ore spese a pensare e ad allestire scenografie, la ricerca di oggetti e di suoni ogni volta diversi.

Questa tipologia di youtuber, a differenza di molte altre, ha come obiettivo primario il benessere dello spettatore: il fruitore è al centro, così come lo sarebbe un cliente di una spa o un paziente in una seduta di psicoterapia.

Questo rende gli asmr artist una categoria di youtuber particolarmente generosa, come si evince anche dal fatto che, fra colleghi, questi esperti del sussurro non sono per nulla competitivi, anzi collaborano in tantissimi video: invitano i loro follower a seguire altri asmr artist ancora emergenti ed elencano spesso nei loro video i nomi di asmr artist che stimano particolarmente. Insomma, è una vera comunità dove non si accettano “rosiconi”.

Ma l’eco dell’asmr non resta confinato solo su YouTube: da qualche mese esiste anche un formato tascabile di video rilassanti. Molti di questi youtuber hanno adattato i loro contenuti, che durano solitamente dai 10 ai 30 minuti circa, al linguaggio più rapido e sincopato di un social come Instagram, servendosi delle stories per fare delle pillole di asmr o semplicemente delle anticipazioni di video che poi caricheranno sul proprio canale.

E così questo fenomeno sensoriale piano piano sta uscendo dalla sua nicchia di appassionati imponendosi anche agli occhi attenti di alcuni brand. Infatti ultimamente molte aziende stanno puntando sulle tecniche asmr per le loro campagne pubblicitarie con lo scopo di associare al loro marchi e ai loro prodotti sensazioni di piacere, benessere, relax e dunque di persuadere i potenziali clienti. Fra i brand che utilizzano l’asmr: note aziende di food, importanti marchi di cosmetica e anche grandi colossi dell’arredamento.

Nonostante il fenomeno stia dilagando, seppur sempre un po’ sotto traccia, restano molte resistenze da parte di illustri medici e ricercatori verso chi vorrebbe vedere riconosciuto l’asmr come una branca ufficiale della psicologia.

Non metterà tutti d’accordo, ma in un panorama digitale dove tutto è frenetico, veloce e frammentato l’asmr ricompone e dilata il tempo invitando a fermarsi. È un paradosso: servendosi di un mezzo istantaneo e accelerato come il web, l’asmr impone la sua lentezza con la forza di un sussurro. E così attraverso uno spazio onirico dove non c’è tempo né spazio i video asmr anestetizzano l’ansia, lo stress e l’insonnia costruendo una bolla dove l’unico imperativo possibile è rilassarsi.

Le newsletter de Linkiesta

X

Un altro formidabile modo di approfondire l’attualità politica, economica, culturale italiana e internazionale.

Iscriviti alle newsletter