NewsletterL’ultimo bigino di febbraio

Tra una merenda danese e una ricetta georgiana, ci siamo fermati tra Emilia, Veneto e Lombardia per riflettere sul vino rosso frizzante. In vista degli ultimi tragici eventi di questi giorni abbiamo pensato a qualche consiglio pratico per ridurre i consumi e siamo andati a trovare chi, nonostante tutto, continua a fare del bene

PIATTO DEL GIORNO
Anche chi fa del bene subisce la crisi. Negli ultimi mesi, alcune attività di ristorazione inclusiva legate al sociale, che contano quindi nel loro staff persone con disabilità, rifugiati o richiedenti asilo, si sono fatte notare con la vittoria di premi, o per aperture di nuove sedi, o purtroppo, hanno rischiato di abbassare per sempre la saracinesca dopo anni di soddisfazioni. E se i locali faticano, anche i prezzi dell’energia non ci fanno stare tranquilli: purtroppo non possiamo fare nulla per calmierarli: quello che possiamo fare è cercare di consumare con attenzione e criterio, a partire da un uso più accorto dei fornelli a gas nelle nostre cucine.

MENU
Il menu di questa settimana ci porta a spasso alla ricerca di bellezza e bontà. Partendo dalla prima colazione, che a Copenhagen profuma di kardemummabullar. I local adorano (e noi di più) queste briochine intrecciate al cardamomo, ripiene di burro e speziate.
Se invece amiamo viaggiare con il palato, ecco la nuova frontiera: la cucina georgiana, speziata e decisa, che unisce influenze orientali e preparazioni europee. Se un tempo era difficile trovare tone e khaciapuri, oggi, queste ricette si stanno diffondendo anche in Italia e noi siamo andati a scoprire quali locali le offrono ai propri ospiti. Cercate qualcosa di più vicino ma altrettanto piacevole? Tra nidi di cicogne e cavalli bradi si può andare a scoprire la natura di prossimità. Un progetto che mette insieme i suggerimenti di viaggiatori curiosi e le informazioni di professionisti competenti ci porta in giro per l’Italia meno conosciuta, per viaggi impensati a pochi passi da casa.

CARTA DEI VINI
Quando il rosso si dà una mossa, di solito è una buona notizia. Nel panorama mondiale quello del rosso frizzante è un patrimonio quasi esclusivo dell’Italia. Tradizione antica e preziosa, oggi funziona all’estero ma paga spesso il prezzo di un approccio ordinario agroindustriale. Dobbiamo rivalutarlo?

CARTA DEI DOLCI
Arriva la Giornata Mondiale del pistacchio e noi vi invitiamo a frenare l’amore per questo frutto prima che diventi una relazione tossica. Lo vediamo ovunque, ormai. Ma questa sovraesposizione non fa bene al prodotto di qualità.
Prima di salutarvi, un consiglio di lettura, con il saggio di Gianni-Emilio Simonetti che analizza la cultura alimentare e le sue evoluzioni. Una narrazione che svela come oggi stiamo vivendo in un’era estetica degli alimenti, preoccupandoci delle loro forme e dei loro colori ma dimenticando l’importanza della sostanze nutritive.

Sappiamo che se ci leggete non correte questo rischio, perché per noi è sempre e comunque #piùcibomenofood.
Buona cucina!

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