Il 14 aprile di due anni fa, nel bel mezzo di una pandemia mondiale, nasceva questo progetto folle e decisamente coraggioso. Settecento giorni dopo siamo ancora qui e questo è il nostro racconto appassionato di ciò che abbiamo vissuto, visto e amato di più di questa fantastica avventura insieme. Abbiamo provato a rispondere a due domande che sono alla base del nostro lavoro: che cosa ci piace di più in questo mondo di cibo&vino, e soprattutto come migliorare il giornalismo enogastronomico. Ci proviamo ogni giorno, e il vostro sostegno è indispensabile. Perché il nostro giornale – così come Linkiesta – è gratuito e accessibile, ma per mantenere l’indipendenza abbiamo anche bisogno dell’aiuto dei lettori. Se pensate che i nostri prodotti editoriali siano uno strumento utile, questo è il momento di darci una mano. Ci fate un regalo di compleanno?
Noi andiamo avanti con le notizie, e purtroppo non possiamo che aprire di nuovo con l’Ucraina.
PIATTO DEL GIORNO
Siamo sempre attenti a quello che succede in Ucraina e cerchiamo nel nostro piccolo di spiegarvi meglio la situazione contingente, partendo dal cibo. Questa settimana vi abbiamo spiegato perché il borscht dovrebbe diventare il terzo colore della bandiera ucraina. Bastano ingredienti semplici e novanta minuti di pazienza per preparare la classica zuppa a base di barbabietola, il piatto dell’identità ucraina che non manca mai sulla tavola delle occasioni speciali, e che è stato al centro di una polemica con la Russia.
E per vedere anche un lato buono della storia, vi abbiamo raccontato dei sei quintali di biscotti partiti dall’Italia grazie all’impegno di un panificatore e di una cittadina della provincia milanese, e andati a rallegrare almeno per qualche ora i bambini ucraini. Per tutte le altre notizie dal fronte che hanno a che fare con il cibo, c’è il nostro dossier sempre aggiornato.
ALLA CARTA
In attesa che si riaccendano i riflettori della kermesse in programma dall’8 all’11 maggio del prossimo anno a Rho Fiera Milano, abbiamo preparato una panoramica a medio termine su previsioni d’acquisto e rete distributiva, con i trend alimentari del prossimo futuro.
Di sicuro tra le tendenze non mancheranno le scelte etiche in campo alimentare: per questo abbiamo preparato le istruzioni per scegliere con garbo un uovo. Allevate senza poter vedere la luce del sole, private del becco e sottoposte a trattamenti inumani, le galline soffrono negli allevamenti intensivi e la scritta “allevate a terra” non è indice di civiltà. Da consumatori possiamo chiedere un cambio di passo scegliendo aziende che adottano metodi cruelty free.
E mentre le cuciniamo, possiamo riflettere sul significato dell’arte ai fornelli. Artisti, chef, docenti e comunicatori si sono incontrati nel ricordo di Gualtiero Marchesi per parlare del binomio arte – cucina. Possono i due concetti sposarsi o esistono delle criticità?
MENU DI PASQUA
Il gran giorno sta arrivando, e bisogna essere preparati. Come ad ogni festa comandata che si rispetti, anche per questa Pasqua la redazione ha scartato, eliminato pirottini, tagliato, annusato, sfioccato e infine degustato una quantità smodata di preziosi lievitati. Tra le decine di varianti alla ricetta classica, abbiamo assaggiato le colombe del supermercato con il ripieno al cioccolato e secondo il nostro insindacabile giudizio soltanto tre meritano la sufficienza. Vi spieghiamo perché, tra alveolature ridotte, glasse cadenti e mandorle acciaccate.
Meglio allora optare per il cioccolato delle uova di Pasqua: abbiamo raccolto qui quelle più buone che abbiamo assaggiato quest’anno. Sempre di più i pasticceri ci seducono con cru e design, per uova che valgono più della sorpresa. Siete più da lievitato artigianale? Eccole tutte qui, le dolcezze fatte dai pasticceri.
FUORI MENU
Dall’amore per la terra e la biodiversità a un progetto visionario di agricoltura rigenerativa. Il cambio di prospettiva di Jonathan Nossiter, da regista a orticoltore, ha dato vita a un laboratorio del possibile. Esattamente la strada che sembra segnata per tutti gli agricoltori contemporanei, che da contadini diventano agropreneur. Secondo la startup veronese Ono il romantico storytelling dell’Italia agricola non basta più. I contadini devono diventare imprenditori di sé stessi e investire in tecniche di coltivazione sostenibili.
CARTA DEI VINI
La settimana santa del vino italiano è appena terminata (per fortuna del nostro fegato!) e abbiamo fatto una sintesi di quello che abbiamo capito da queste numerose degustazioni e chiacchierate con gli esperti del settore. E abbiamo scoperto che oltre il bicchiere c’è di più: il primo Vinitaly dopo la pandemia ci racconta di un’Italia del vino pronta alle nuove sfide, determinata a passare indenne a questa ennesima crisi dovuta alla guerra e a cambiare il passo in direzione dei più giovani. In attesa di una grande rinascita che valorizzi e metta al centro le tante professioni di filiera.
Sul mercato, problemi e speranze. Produttori preoccupati per la situazione contingente ma ottime performance sul mercato internazionale. È questa la fotografia che ci riporta l’osservatorio On-vino, che ha analizzato l’export del settore e che viene confermato dai contatti nelle fiere che abbiamo visitato.
E sul fronte oleario, una degustazione d’autore: dalle olive viola intenso della Murgia Tarantina nasce Ulivè Grand Cru, un extravergine pregiato frutto di un terroir unico, premiato con la medaglia d’oro all’Olive Oil Competition di Dubai. I produttori sono appassionati lettori di Gastronomika e noi siamo felici che tra chi ci legge ci siano tanti professionisti impegnati a fare bene in questo settore.
Buona cucina!
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